IV Novembre, la Fondazione Astrea patrocina una mostra sulle Forze armate

IV Novembre, la Fondazione Astrea patrocina una mostra sulle Forze armate

CALTANISSETTA – Con il patrocinio della “Mostra delle Forze Armate” di Caltanissetta la Fondazione Astrea dà l’avvio al suo sostegno nei confronti di attività e eventi di spessore per il territorio. La manifestazione si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi con la se-zione provinciale dell’Anmig, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra nei cui locali, dal 4 all’11 novembre si terrà l’esposizione.

L’iniziativa organizzata dal Comune nisseno vedrà, nel centenario del Milite Ignoto, un’intera setti-mana dedicata ai diversi corpi armati e alle associazioni collaterali, combattentistiche e d’arma. Interverranno rappresentanze di: Esercito, Carabinieri, Aeronautica, Marina, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Croce Rossa Italiana, Unuci, Anmi, Anarti, Gmn, Istituto Guardie D’onore alle Reali Tombe del Pantheon, Istituto del Nastro Azzurro, collezionisti privati.

Durante le giornate sarà possibile assistere a esibizioni e esposizione delle divise e, grazie agli alunni dell’Itet Rapisardi Da Vinci, coinvolti tramite un progetto di alternanza scuola lavoro, sarà possibile visitare la mostra di cimeli della prima e della seconda Guerra Mondiale, allestita permanentemente nella sede dell’Anmig, presso la Casa del Mutilato di viale Regina Margherita, 49.

All’evento parteciperanno anche le scuole secondarie di secondo grado.

“Siamo orgogliosi di poter contribuire all’organizzazione di un’iniziativa così importante – ha affermato il presidente di Astrea, Manlio Caruso -, che vedrà anche il coinvolgimento di tanti giovani, tassello fondamentale di propagazione della memoria. Eventi come questo servono infatti a ricordare l’impegno e il sacrificio del nostro Paese nelle due grandi guerre e ripagare, anche attraverso tributi di questo tipo, quanti hanno combattuto per la nostra nazione fino all’estremo sacrificio o rimanendo invalidi o mutilati a vita”.

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