La bottega dell’attore, “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams: un dramma di memoria tra bellezza e fragilità

La bottega dell’attore, “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams: un dramma di memoria tra bellezza e fragilità

«Ci sono testi e personaggi che durante la vita, a tua insaputa, ti rincorrono. Lo Zoo di vetro è stato uno di questi», ci racconta Germano Martorana, attore e fondatore della Bottega dell’Attore.

«Fu materia di studio durante gli studi in accademia, e debuttai nel 2016 con una mia regia già in attività con la bottega dell’attore. Ed è quel testo che più lo leggi più te ne innamori, perché ogni personaggio si svela e si scopre in tutte le sue fragilità lentamente, si crepa o si frantuma».

Lo “Zoo di Vetro” di Tennessee Williams è opera complessa e affascinante. Una famiglia abbandonata dal padre agli inizi degli anni ’30: il giovane sognatore Tom, che all’improvviso si ritrova un carico di responsabilità che non è pronto ad accettare; una madre,Amanda, tanto severa quanto insicura, perennemente preoccupata del futuro, soprattutto di quello della figlia Laura, che vive una lieve disabilità a una gamba e una forte forma di timidezza che la rende fragile quanto i suoi adorati animaletti di vetro, animaletti che compongono lo “Zoo di Vetro” e che nel salotto di casa diventano il suo piccolo mondo. Williams definisce “Lo Zoo di Vetro” un “dramma di memoria”.

«È la memoria del fantasma del padre, andato via all’improvviso 16 anni prima, che aleggia di continuo nella famiglia Wingfield. È la memoria della caparbia Amanda che nella fanciulla bella e ammirata che era un tempo trova la forza per andare avanti. È la memoria di Laura quando vede materializzarsi davanti ai suoi occhi, invitato a cena da suo fratello sotto richiesta della madre, l’unico ragazzo di cui si è innamorata al liceo. È la memoria del giovane Tom, che lotta con l’odio e l’amore per il padre che l’ha abbandonato e che sente così simile a lui. È la memoria del Tom adulto che 10 anni dopo ci racconta, freddo solo all’apparenza, questa storia. Lo “Zoo di Vetro” è un effetto domino di vetri che piano piano si frantumano, rivelando, in musica, tutta la loro bellezza e fragilità».

Gli attori della compagnia teatrale della Bottega: Alice Dicaro, Andrea Straquadaini, Giovanni Migliorisi, Luca Burgio, Cettina Gurrieri, Roberta Di Stefano, Sonia Bellin, con la regia di Martorana saranno in scena il 4 dicembre al Teatro Badia Ragusa, il 9 dicembre nella chiesa San Vincenzo Ferreri Ragusa Ibla e il 17 dicembre al Teatro Badia Ragusa.

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