La compagnia teatrale Ouroboros si racconta: "Liberi di coltivare insieme i nostri sogni"

La compagnia teatrale Ouroboros si racconta: "Liberi di coltivare insieme i nostri sogni"

di Rossella Fallico

CATANIA – Sono giovani catanesi, talentuosi e hanno tanta voglia di fare e di mettersi in gioco. La condivisione e l’assenza di un’organizzazione gerarchica sono alla base del loro progetto, un sogno nato tra i banchi di scuola che è diventato realtà con la nascita, nel 2019, di una compagnia teatrale dal nome “Ouroboros”. 

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Andrea Puglisi, classe ‘97, attore della compagnia teatrale Ouroboros, che proprio venerdì 22 luglio andrà in scena con il musical “Dreaming Broadway” (ore 20:30 presso l’auditorium San Luigi Gonzaga, Via Mario Rapisardi 230 a Catania).

Chi è “Ouroboros”?

“L´associazione Ouroboros nasce a Catania nel 2019 dall’idea di un gruppo di giovani che ha da sempre condiviso la passione per il palcoscenico e per la forma d´arte teatrale.

Musica, parole e danza sono gli elementi caratteristici di una famiglia che ha lanciato un’innovativa forma di progettualità artistica basata sulla collettività, sulla divisione non gerarchica dei ruoli e sulla massima espressione della propria persona messa a servizio del collettivo. Ouroboros è un sogno da cui non svegliarsi, è l’opportunità di vivere con il battito del cuore accelerato dalla passione di essere proprietari dei propri sogni, è la piattaforma associativa in cui credere nella realtà materiale delle proprie ambizioni. Un contenitore artistico in continuo movimento”

Perché avete scelto questo nome? Cosa significa?

“L’Ouroboros è un simbolo che deriva da antiche civiltà e che simboleggia un serpente che si morde la coda creando un cerchio senza inizio e senza una fine. Ouroboros è un’immagine che racchiude un forte simbolismo e che racconta di un loop temporale che torna sempre all’origine. La nostra passione e la nostra amicizia è iniziata sul palco e non poteva che tornare a farsi viva tra le tegole di un palcoscenico dentro una realtà associativa vibrante ed energica in cui essere protagonisti e liberi di coltivare, insieme, i propri sogni”

Come nasce Ouroboros Academy?

“Il progetto Ouroboros Academy nasce dalla volontà di condividere con il pubblico la nostra passione. Lo scopo di questa accademia sui generis, è quella di creare un gruppo di lavoro che possa non solo fare teatro, ma farlo nel nostro modo. Condivisione, partecipazione e stretti legami. La nostra intenzione è quella di esportare il nostro modello, creare il “modo” Ouroboros e diffonderlo a tutti coloro che sono interessanti a vivere una forma di esperienza teatrale decisamente atipica”.

In America i musical sono seguitissimi, in Italia un po’ meno: perché secondo te?

“Credo che la ragione abbia due rationes differenti: da una parte la scarsa attitudine del nostro pubblico di andare a teatro come “hobby del venerdì sera”, come se ci si andasse a mangiare una pizza con gli amici; dall’altra, credo che possa dipendere dalla scarsa capacità di una moltitudine di produzioni professionali di medio-alto livello di imporre una nuova forma di comunicazione e promozione del teatro. Il musical, per contenuti e forme, garantisce la possibilità di operare una comunicazione e un marketing all’avanguardia che avvicini il teatro ai giovani, agli interessi comuni e diffusi alla maggioranza del paese”.  

Il settore teatrale è stato duramente colpito durante la pandemia. Oggi, che sembrerebbe che il pericolo covid sia solo un brutto (bruttissimo ricordo) come sta ripartendo il vostro settore?

“Il settore teatrale è sicuramente stato scosso, come tanti altri settori economici. Il maggiore problema comunicativo dietro al mondo del teatro è proprio questo però, a mio avviso: non avere chiarezza nel considerarlo come un settore economico, appunto. Lo dico perché di questa certezza avrebbe avuto bisogno nei sostegni, nella ripartenza e nella comunicazione, anche istituzionale. Oggi, sicuramente, come tanti settori, economici appunto, sta ripartendo. Da direttore artistico di un teatro (Ouroboros è co-direttrice artistica dell’auditorium ASLG n.d.r.) posso però dire che il pubblico non ha più paura, oggi si può ripartire con idee e innovazione”.

Qual è la risposta che avete ricevuto dal pubblico catanese?

“Il pubblico ci ha davvero sostenuto. Ha riconosciuto la nostra passione e l’ha fatta sua, magari immaginandola riversata nei propri sogni più intimi e nei propri rimorsi più reconditi. Quando andiamo in scena crediamo di volere lanciare un chiaro messaggio: bisogna vivere, non basta sopravvivere. Il pubblico ci crede insieme a noi e i numeri delle nostre produzioni lo dimostrano: parliamo di circa 8000 spettatori per due produzioni di musical a Catania, oltre 200 soci e numeri importanti sui social”.

Il 22 luglio andrà in scena “Dreaming Broadway”, ci racconti un po’ di cosa si tratta?

“È uno spettacolo inedito che inaugura la stagione 2022-2023 di Ouroboros. Un omaggio a Broadway e al genere a cui dedichiamo il nostro intero lavoro, un canovaccio originale che si intreccia con alcuni tra i brani più belli dei musical che hanno fatto la storia. Dreaming Broadway è tutto questo e il modo migliore per annunciare al pubblico la più grande novità: la terza produzione ufficiale targata Ouroboros. Infatti, dopo City of Stars e The Greatest Show è in arrivo il prossimo grande musical…ma su questo, no spoiler”.

Quanto lavoro c’è dietro la realizzazione di un musical come questo?

“Un lavoro di questo tipo richiede sicuramente almeno tre mesi di lavoro tra prove, pre-produzione, tecniche e via dicendo. Per i nostri standard non è moltissimo, le nostre produzioni sono generalmente annuali ma in questo caso la voglia di tornare in scena e di annunciare le prossime grandi novità era davvero troppa per attendere”. 

Progetti (e sogni!) futuri?

“Un nuovo spettacolo, continuare a vivere, essere felici, emozionare ed emozionarsi. Il nostro sogno lo abbiamo vissuto e lo stiamo vivendo, basta continuare a crederci e sognare insieme per realizzarne di nuovi”.

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