Crisi, Covid-19, economia e management. Studentesse e studenti del corso di Principi di Management da alcuni giorni stanno animando un dibattito sulle pagine di questo giornale, interrogandosi sul ruolo e sulle competenze dei manager in tempi di crisi economica e finanziaria. Una crisi “inaspettata” per certi versi, da “cigno nero” come sostengono oggi Giulia Lucifora e Irene Ferrara. Gli altri contributi sono stati pubblicati nei giorni scorsi: 1, 2, 3 e 4.
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Come reagire al ‘’cigno nero’’ di Giulia Lucifora ed Irene Ferrara
Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Piccole variazioni possono produrre grandi variazioni. Si spiegherebbe così come un microrganismo di qualche decina di nanometri, trasmettendosi da piccoli mammiferi all’uomo, abbia finito per scatenare una pandemia capace di mettere in crisi l’economia globale e far crollare gli indici finanziari in tutto il mondo, al punto da essere definita il ‘’cigno nero’’ dell’economia mondiale.
Nel momento in cui il coronavirus entra in Italia, non ci si fa immediatamente prendere dal panico, ma a breve distanza di tempo è chiaro a tutti che il nostro modo di vivere sta per cambiare. E alla fine è cambiato drasticamente. I piccoli commercianti sono terrorizzati dalla prospettiva del fallimento, alle aziende farmaceutiche e di produzione di beni di prima necessità viene chiesto un enorme sforzo produttivo, le imprese di diverso tipo cercano vie di fuga per non andare incontro alla saturazione della loro produzione.
In quest’ottica dunque, come dovrebbe comportarsi un buon manager? E come dovrà comportarsi quando quest’incubo sarà finito? Sicuramente, le prime caratteristiche richieste ad un manager in questo momento difficile sono intuito, flessibilità e rapidità di analisi e di azione, elementi chiave per minimizzare gli impatti negativi e profittare delle opportunità che si apriranno. Da ricordare anche che un’importante variabile sta nelle condizioni in cui si lavora dentro un’organizzazione, sia essa un’azienda o un’impresa, ed è lì che la leadership trova la sua importanza, perché è lì che il leader decide. Dovrà riuscire a riunire l’intera organizzazione verso uno sforzo comune, ed energizzare le persone che vi lavorano all’interno per ottenere un obiettivo comune. Un manager potrebbe anche decidere di diversificare il business dell’organizzazione, aumentando sicuramente la percentuale di rischiosità, aprendosi a business che in un momento di crisi come quello provocato dal CoVid-19 stanno fruttando maggiormente.
Bisogna però ricordare che si tratta in primis di un’emergenza sanitaria, causata da un virus ad altissima contagiosità. Il primo compito di un manager è quindi quello di mettere in sicurezza i propri subordinati, aprendosi alle possibilità di smart working ove possibile. Quando quest’incubo sarà finalmente terminato, il manager dovrà continuare su questa lunghezza d’onda: mantenere il nuovo business, se diversificato, o riuscire a garantire alla propria organizzazione la forza necessaria a ripartire. In conclusione, il manager deve dar prova di possedere le giuste capacità organizzative per riuscire a svolgere in modo efficace ed efficiente la funzione di controllo e di saper guidare l’organizzazione, dimostrarsi quindi un buon leader.
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