La cultura, morta, vuole risorgere

|Katya Maugeri|

CATANIA – La cultura non si arrende e scende in campo in un momento storico culturale buio che lascia attoniti molti giovani, ma c’è chi non teme questo degrado e sceglie di manifestare il proprio disappunto per le vie della propria città. Da via Vanasco a piazza Duomo è stato questo il tragitto che hanno percorso gli studenti dell’Accademia di Belle arti di Catania, in un corteo – organizzato da Liliana Nigro, docente di Storia del Costume – per denunciare la superficialità con la quale, da troppi anni, ci si approccia agli eventi culturali, alle manifestazioni, mettendo così da parte un valore indispensabile come la cultura.
Un fash mob che ha coinvolto più di cento persone, un corteo funebre realizzato con il sostegno della Maison Du Cochon, con la collaborazione degli assistenti Iolanda Manara, Stefania Giuffrida, Veronica Maugeri, Giulia Riga e Piero Giuffrida, per dare voce a chi avverte questo profondo “lutto”, cercando così di stimolare le classi dirigenti a volere sfruttare quanto di bello e prezioso offre la nostra Terra. “La nostra città, la Sicilia e l’Italia potrebbero risollevarsi dalla crisi economica che stiamo vivendo sfruttando il nostro immenso patrimonio culturale – dichiara Liliana Nigro – e non mi trovo assolutamente d’accordo con il famoso detto “con la cultura non si mangia”, perché se oggi molti addetti ai lavori non riescono a soddisfare i bisogni quotidiani della propria esistenza si deve dire grazie a chi in questi anni ha considerato gli attori, i registi, gli scenografi e gli artisti in generale una classe di serie b dedita solamente al divertimento e non  all’impegno”. 
La manifestazione ha inaugurato la XVI kermesse di moda teatrale e spettacolo che si svolgerà il 16 giugno alle ore 21.00, a Villa Pantò e avrà come tema principale “La morte della cultura nella società di oggi”, un progetto che verte sulla possibilità di cercare delle soluzioni per garantire un futuro migliore a coloro che desiderano un reale e concreto cambiamento. Un evento che vedrà premiati importanti personaggi – i nomi saranno resi noti durante la conferenza stampa – dello show business.

Promuovere la cultura in prima persona, senza timore né vergogna, scendendo in campo per difendere quel patrimonio culturale che ci rende orgogliosi: la storia di tradizioni, di passioni tramandate, la maestosità dell’arte che ci circonda: è quella cultura che dobbiamo salvare affinché la società possa risvegliarsi da questo sonno e gioire di cotanta bellezza!

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