La FIDAPA Giarre-Riposto e l'I.I.S.S. “Leonardo”  insieme per la manifestazione per l’eliminazione della violenza di genere

La FIDAPA Giarre-Riposto e l'I.I.S.S. “Leonardo”  insieme per la manifestazione per l’eliminazione della violenza di genere

GIARRE – “Legàmi. Femminicidio: analisi di una fenomeno” è stato il tema di una bella e sentita manifestazione, svoltasi nei giorni scorsi nell’aula magna dell’Iiis “Leonardo” di. Giarre su iniziativa della sezione FIdapa Giarre-Riposto e del Liceo Scientifico giarrese. L’occasione è stata voluta per lanciare un messaggio chiaro e forte contro ogni forma di violenza sulle donne, con il coinvolgimento di docenti e studenti.
Questi ultimi hanno eseguito musica, trasmesso emozioni con la lettura di versi di poetesse afghane, morte per femminicidio. Gli studenti e le studentesse, coordinati dalla professoressa Pina Borzì  hanno inoltre realizzato momenti di recitazione e di danza e un video.
I lavori della giornata sono stati aperti dalla dirigente dell’I.I.S S. “Leonardo” dottoressa Tiziana D’Anna e dalla presidente della FIDAPA Giarre-Riposto, dottoressa Anna Maria Patanè. Sono seguite poi le relazioni dello psichiatra dottor Salvatore di Dio, già dirigente del Ser.T. di Giarre, che ha illustrato gli aspetti psicologici e clinici che favoriscono la violenza, e dell’avvocato. Angela Vecchio , che ha presentato la  legislazione vigente per la difesa delle donne.
Molto toccanti le testimonianze di Cettina Russo, sorella dell’insegnante di scuola materna, Maria Rita Russo, prima vittima innocente di femminicidio a Giarre, della dirigente Rossana Marletta, amica e vicina di casa di Maria Rita e quella di suor Rosalba La Pegna, coordinatrice del Centro Antiviolenza “Il Bucaneve”.
Una mattinata, durante la quale è stato spiegato il significato di “Codice rosso” e “Codice rosa” il primo previsto dalla legge che tutela le vittime di violenza e il secondo che prevede le modalità di accesso al pronto soccorso riservato alle vittime di violenza. Una giornata vissuta intensamente che ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà e di civiltà con l’impegno a continuare questa battaglia di civiltà nel lavoro scolastico e nell’esercizio della cittadinanza attiva.

Mario Pafumi

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