La fusione di CAS e ANAS a danno dei siciliani


 
 
 
 
 

Apprendiamo della pervicace volontà del Governo Siciliano nel voler dare vita alla disastrosa fusione del Consorzio Autostrade Siciliane con l’ANAS. Già il 17/04/2017, con un comunicato, avevamo denunciato la volontà di cessione del CAS a danno dei cittadini Siciliani. Pensavamo che il Governo Crocetta rinunciava a questa regalia a favore dell’ANAS, ma a quanto pare ci sbagliavamo.

Il Sinalp Sicilia ribadisce che questa cessione non risolve assolutamente la situazione deleteria e di abbandono in cui versano le nostre autostrade. Il subentro dell’ANAS, che già gestisce tutte le altre autostrade Siciliane, non risolve certamente il problema di manutenzione, messa in sicurezza e miglioramento della viabilità Siciliana. Ricordiamo a chi ha, probabilmente volutamente, dimenticato che il ponte caduto sulla PA/CT si trovava su un’autostrada dell’ANAS.

Già soltanto questo evento certifica che, in fatto di mancata manutenzione e prevenzione, l’ANAS non è “seconda” a nessuno e men che mai al CAS. La volontà di creare un nuovo soggetto “aggiudicatore e concessionario” (come recita la Delibera di Giunta n. 281 del 04/08/2016, la nota dell’Assessore Pistorio prot. 6857 del 14/12/2016, e la Deliberazione della Giunta n.23 del 18/01/2017) di tutte le tratte autostradali siciliane significa, in soldoni, la nascita di nuovi pedaggi da imporre ai Siciliani ed alla fragile economia dell’isola.

Non si crea sviluppo economico e crescita sociale aumentando le tasse ed i costi dei siciliani. Invitiamo il Governo ed i Deputati del Parlamento Siciliano ad avere un moto di orgoglio e non approvare questa “regalia”. Chiediamo di rilanciare gli investimenti nella viabilità della nostra isola creando vera crescita occupazionale ed impulso agli investimenti. Se il CAS oggi è un ente in crisi con perdite di bilancio notevoli che intervenga la Magistratura affinchè chi ha causato questo disastro venga individuato e condannato, salvaguardando i lavoratori incolpevoli di questo sperpero di denaro pubblico. Il progetto di fusione di CAS e ANAS, con molta probabilità, innescherà un riordino e una rimodulazione dei livelli occupazionali con conseguenze disastrose per i lavoratori.

Non ci fidiamo di rassicurazioni più o meno impegnative che in questi giorni abbiamo ricevuto da alcuni esponenti politici e quindi invitiamo tutti i cittadini, i lavoratori del CAS ed i nostri parlamentari, che hanno veramente a cuore il bene della nostra terra, di difendere le nostre infrastrutture e di lottare per il loro continuo miglioramento.

Andrea Monteleone,  segretario SINALP Sicilia

 

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