La Gazzetta del Sud acquisisce il Giornale di Sicilia


 
 

PALERMO – La Ses – Societa’ Editrice Sud Spa, proprietaria del quotidiano Gazzetta del Sud (diffuso in Sicilia Orientale e in Calabria), della RTP – Radio Televisione Peloritana, di Antenna dello Stretto e di due centri stampa a Messina e Rende, e l’editore Antonio Ardizzone, azionista di controllo della Giornale di Sicilia Ed. Pol. S.p.A. e di TGS Telegiornale di Sicilia S.p.A., hanno siglato un accordo finalizzato all’ulteriore sviluppo dei due gruppi editoriali. Con tale obiettivo la Ses – Società Editrice Sud Spa acquisirà dall’editore Antonio Ardizzone la quota di controllo del gruppo a cui fanno capo il Giornale di Sicilia, la televisione regionale TGS e la radio RGS. La Ses Spa coprirà così due intere regioni, Sicilia e Calabria, con una informazione completa e multimediale: due testate storiche quali Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, i rispettivi siti web, televisioni e radio. Il 51% della Ses Spa farà sempre capo alla Fondazione Bonino Pulejo di Messina, che svolge le sue attività non profit in Sicilia e Calabria. L’editore Ardizzone entrerà  nella compagine azionaria e sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Ses Spa e manterrà la carica di Presidente e il ruolo di Direttore del Giornale di Sicilia. Soddisfazione, dopo la firma del preliminare, è stata espressa dal direttore editoriale e amministratore delegato di Ses – Gazzetta del Sud, Lino Morgante, dal presidente Giovanni Morgante e dall’editore direttore del Giornale di Sicilia, Antonio Ardizzone: “Si punterà all’ulteriore sviluppo di due testate storiche, implementando una proficua collaborazione avviata tre anni fa con la gestione della pubblicità locale attraverso la Gds Media & Communication”. Pieno sostegno all’operazione editoriale e industriale è  stata espressa da Italmobiliare S.p.A., socio storico di Ses col 30%. (ITALPRESS)

Non siamo superstiziosi. Le fusioni si possono fare, se vanno nella direzione del potenziamento dell’occupazione, della crescita e degli investimenti, e se salvaguardano, come è necessario in questo caso, l’identità di un giornale dalla tradizione storica come il Giornale di Sicilia, punto di riferimento dell’informazione a Palermo e nell’Isola – dichiara il segretario generale della Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – Si possono fare, soprattutto, se si tratta di operazioni che nascono per creare una sinergia tra imprese editoriali, migliorando la competitività con le maggiori dimensioni raggiunte, e per rendere l’informazione ancora più precisa e puntuale in una terra difficile come la Sicilia, dove c’è bisogno di comunicazione leale e di sapere critico”.

“La preoccupazione – aggiunge Maurizio Rosso – comunque c’è, ed è quella che abbiamo raccolto questa mattina dai lavoratori, che guardano a questa fusione con un certo timore perché spesso operazioni del genere partoriscono esuberi. Noi come Slc Cgil Palermo auspichiamo che si vada nella direzione opposta, ovvero quella di rendere l’occupazione sempre più strutturata, passando per una strada che abbia come obiettivo l’avanzamento di tutto il gruppo”.  L’Slc Cgil – continua Rosso – che ha appreso questa notizia dalla stampa, non può comunque non rilevare che non c’è stato nessun confronto preventivo col sindacato, cosa che ci allarma in quanto, lì dove esistono relazioni industriali corrette, i processi di fusione danno risultati ottimali. Ci aspettiamo quanto prima un segno dal nuovo gruppo, per avviare una discussione seria. Già al Giornale di Sicilia pesano, e tanto, i contratti di solidarietà del 50-60 per cento per il personale tecnico- amministrativo e del 15 per cento per i giornalisti. Chiediamo garanzie sull’assenza di tagli”.

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