La mafia in corsia d'emergenza


 
 
 
 
 

 CATANIA – L’operazione di questa mattina della Direzione Investigativa Antimafia, che ha fatto luce sull’affidamento degli appalti al Consorzio per le Autostrade Siciliane ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, come in questi anni i diritti degli utenti che percorrono l’autostrada A18 Messina-Catania siano stati sistematicamente calpestati. E mentre la tratta autostradale veniva lasciata in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza rappresentando un pericolo per l’incolumità degli automobilisti e per l’integrità dei relativi mezzi, gli odierni indagati erano in tutt’altre faccende affaccendati!

Confconsumatori si costituirà parte civile nel processo penale che scaturirà dai provvedimenti odierni ed assisterà tutti gli automobilisti che, a loro volta, vorranno farlo per essere risarciti di tutti i danni subiti in questi anni.  Proseguiremo ancor più la collaborazione con il gruppo Facebook denominato “A18 e A20 le Autostrade siciliane della vergogna” e chiediamo sin da ora a tutti gli aderenti di continuare a raccogliere e segnalare, con foto e video, le condizioni assolutamente precarie del tratto autostradale e comuque tutti i disservizi che riterranno, che potranno tornare utili nel processo.  Questa indagine conferma anche la piena fondatezza della diffida che, ai sensi dell’art. 140, comma 5, del Codice del Consumo, di recente abbiamo inviato al CAS e su cui proseguiremo visto che, nel frattempo é trascorso infruttuosamente il termine di quindici giorni che avevamo assegnato.

«Non poteva essere normale tutto questo, troppi soldi finivano nella tasche dei tanti che anziché curarsi della manutenzione curavano i propri interessi. Speriamo che dopo quest’ultima vicenda le cose comincino a cambiare» hanno dichiarato l’avvocato Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia e l’arch. Stefano Costantino, che coordina su Facebook il gruppo denominato “A18 e A20 le Autostrade siciliane della vergogna”.

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