Cani maltrattati e truffa, in cinque a processo


 
 

CATANIA – Il Gup di Catania Santino Mirabella ha rinviato a giudizio cinque persone accusate a vario titolo per

truffa, maltrattamento di animali e stato di abbandono

nell’ambito dell’indagine sul conferimento e mantenimento di centinaia di cani randagi ospitati in due strutture gestite dall’associazione «Nova Entra». Sono Mario Bongiorno veterinario e capo dell’associazione «Nova Entra», Rosario Puglisi, all’epoca dei fatti dirigente comunale dell’ufficio Ecologia e responsabile per le gare d’appalto (Rup), Carmelo Macrì e Carmelo Rubbino, dirigenti Asp del settore veterinario e Gaetano Bonanno, nel periodo dei fatti funzionario comunale dell’ufficio antiabusivismo edilizio. La posizione di una sesta persona, Antonio Seminara, veterinario e indicato come dirigente sanitario della stessa associazione, è stata stralciata sarà riconsiderata dalla Procura.

La prima udienza del processo sarà celebrata il prossimo 7 febbraio

 Sul caso avviarono indagini personale del commissariato della Polizia di Stato di Catania-Nesima, carabinieri del Nas e una task force del ministero della Sanità. A sostenerla anche una denuncia del 2014 alla Procura e al ministero della Salute, dell’associazione animalista «l’ Altra zampa», sostenuta nel tempo da varie associazione e leghe animaliste: «Lav», «Pae e “Lega Cane», ieri rappresentate dagli avvocati Gaetana Cipolla, Pilar Castiglia  e Michele Pezzone. «Siamo davvero

soddisfatti per la decisione del Gup del Tribunale di Catania

– affermano i penalisti nel rendere nota la decisione – e nella comunicazione della notizia di reato si fa riferimento ad animali sacrificati alle logiche del profitto, tenuti in queste strutture che non potevano nemmeno definirsi canili, essendo completamente abusive, ma che hanno potuto operare con la complicità dei veterinari pubblici e di funzionari comunali».

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