L'Anas deve sostenere lo sviluppo della Sicilia. Le reazioni dopo lo scandalo "mazzette"

L'Anas deve sostenere lo sviluppo della Sicilia. Le reazioni dopo lo scandalo "mazzette"

Dure le reazioni in ambito politico, e non solo, all’ennesimo caso di “tangentopoli” siciliana. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha sottolineato che “Ripeto quello che ho detto per mesi e vorrò ribadirlo, alla prima occasione, anche al presidente Conte. Per la Sicilia le infrastrutture statali (cioè tutte le arterie principali) sono un problema. E l’Anas non è stata la soluzione. Prendiamone atto e cerchiamo di lavorare insieme. Le responsabilità penali sono personali, per carità. Ma se il “sistema” non va o, peggio, se dovesse avere riferimenti anche nell’amministrazione regionale è bene reagire. Chi ruba risorse pubbliche ruba il futuro dei nostri figli”, ha concluso Musumeci, già in diverse occasioni critico sulla qualità della gestione ANAS in Sicilia.

“Quanto accaduto deve essere da monito per tutti coloro che hanno un ruolo, una responsabilità o un impegno nella Pubblica amministrazione e nelle aziende di Stato – ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone – . Più volte abbiamo chiesto ad Anas di dar seguito a un impulso riformatore per efficientare le performance e onorare gli impegni verso il territorio siciliano. Purtroppo fatti come quelli odierni non aiutano, anzi rischiano di deprimere. In questi 22 mesi di mandato, con Anas abbiamo avuto un rapporto schietto, senza mai fare sconti. Abbiamo anche conosciuto tantissime persone, dirigenti, funzionari, capicentro, operai, amministrativi e posso dire che moltissimi di essi sono persone impegnate e che hanno compreso le ragioni del Governo Musumeci e le aspettative e le speranze della Sicilia. L’amministratore delegato Massimo Simonini e il direttore Valerio Mele avranno un ulteriore compito: dar prova del volto buono di Anas in Sicilia affinchè torni a dare risposte sulle infrastrutture stradali e a essere un serio riferimento nazionale”.

“Orgoglioso di aver contribuito all’approvazione della legge anticorruzione più severa di sempre”, così ha commentato Il deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle, Eugenio Saitta l’episodio di corruzione dei dipendenti Anas di Catania. “Un plauso agli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza e alla Procura per aver scoperto l’inquietante e odioso episodio di corruzione, un cancro che va combattuto giorno per giorno e senza quartiere. Con l’approvazione della “Spazzacorrotti” abbiamo contribuito a dare a inquirenti e forze dell’ordine strumenti più adeguati”, conclude il componente della Commissione Giustizia della camera.

Il Codacons si costituirà parte offesa, lo ha annunciato il presidente provinciale, Lorena Natascia Grasso, insieme al dirigente dell’Ufficiale legale, Carmelo Sardella: “Con tutta evidenza gli appalti truccati e il giro di tangenti hanno effetti diretti sui cittadini, primi fruitori dei servizi resi dall’Anas, un sistema stradale altamente insicuro e dissestato”.

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