L'applicazione informatica per dimagrire vince Start Cup Catania 2020

L'applicazione informatica per dimagrire vince Start Cup Catania 2020

CATANIA – Si è appena conclusa l’edizione 2020 di Start Cup Catania, la business plan competition promossa dall’Università degli Studi di Catania e dall’Ordine dei dottori commercialisti di Catania, all’interno del circuito del Premio Nazionale per l’Innovazione che si terrà a Bologna il 30 novembre e il 4 dicembre. A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, l’evento svoltosi questa mattina si è tenuto interamente on line e, coordinato dall’Ufficio per il Trasferimento Tecnologico dell’Università di Catania, è stato trasmesso in diretta streaming da ZammùMultimedia.

Sette i team in gara, con idee imprenditoriali diverse ed afferenti ambiti differenti sia del business che della ricerca scientifica ed universitaria.

Quest’anno ha vinto Tobesia, la proposta imprenditoriale di un team di professionisti e di medici che hanno predisposto un innovativo sistema informativo che nasce con l’obiettivo di facilitare l’interazione e la comunicazione tra il paziente che vuole curare l’obesità ed il team di professionisti che lo seguono. A presentare il progetto sono stati il dottor Simone Curcio e il professore Saverio Latteri; gli altri componenti del team sono: Maria Sofia Andrea Peri, Valentina Palumbo  la Management Advisory srl

Al secondo posto, si è posizionato il team Probiotech che, presentato dalla professoressa Cinzia Lucia Randazzo, ha proposto la realizzazione di una piattaforma di servizi per la formulazione e realizzazione di prodotti e processi innovativi per il miglioramento della salute umana, e di una ceppoteca nutraceutica del Mediterraneo per la formulazione di prodotti health-promoting. Altri componenti del team sono: Cinzia Caggia, Antonio Cianci, Alessandra Pino, Nunziatina Russo, Agnese Rapisarda e Francesco Murabito.

Terzo posto per il team Herman, proveniente dal Contamination Lab dell’Università di Catania dove è stato già vincitore della competizione interna del 2020. Il progetto, presentato dal dottor Gabriele Sortino, è un innovativo sistema indoor di coltivazione idroponica che consente di autoprodurre prodotti vegetali di alta qualità, a km 0, senza la presenza di pesticidi e metalli pesanti inquinanti, in tempi di produzione ridotti del 50% e di avere alte rese in dimensioni ridotte. Altri componenti del team sono: Irene Selvaggio, Ettore Trimarchi, Camillo Bosco e Leonardo Luca.

Ai primi tre team sono andate le premialità previste dal bando, sia in denaro che in servizi di assistenza messi a disposizione dagli sponsor. Tutti e tre i team andranno a Palermo il prossimo 28 ottobre per partecipare alla finale di Start Cup Sicilia che permetterà ai migliori progetti regionali di accedere alla finale del Premio nazionale per l’innovazione.

Oltre ai tre vincitori, gli altri progetti in gara per Start Cup Catania erano Genome, Giniu, Grain for Brain e UAASAPP. Molti dei team proponenti stanno già pensando di avviare le procedure per il riconoscimento di spin off dell’Università di Catania.

Il Comitato tecnico-scientifico che ha valutato i sette progetti in gara è stato formato dai docenti universitari Rosario Faraci, Giuseppe Margani e Rosa Palmeri dell’Università di Catania, dal dottore commercialista e responsabile della Commissione Finanza dell’Ordine dei commercialisti di Catania Ernesto D’Agata, dal direttore territoriale del Credito Siciliano rete Creval Santo Sciuto, dall’imprenditore farmaceutico Fabio Scaccia (Farmitalia) e dai manager ICT Simone Massaro (Free Mind Foundry) e Vincenzo Passanisi (SeaSoft).

 

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