di Salvatore Monaco
psicologo e responsabile della comunità Eden Il Delfino
Ne è passato di tempo da quando per dipendenza si intendeva solo l’utilizzo patologico di sostanze stupefacenti o alcool. Il progresso, i passi incredibili della tecnologia hanno favorito il rapido sviluppo di svariate forme di dipendenze, chiamate new addictions.
Cosa sono le nuove dipendenze?
Quello che preoccupa maggiormente oggi è che l’oggetto di dipendenza è spesso una attività legale e accettata a livello sociale e in molti casi anche incentivata. La dipendenza da gratta e vinci, da internet, piuttosto che da shopping compulsivo sono patologie di questi ultimi anni, quando il benessere ha favorito la diffusione massiccia a livello mondiale di alcuni oggetti o pratiche comportamentali che hanno il mero scopo di oblubinare le coscienze, ridimensionare l’uso stesso del pensiero e della capacità di riflettere, a vantaggio di vere e proprie scariche emozionali e ad azioni compulsive . non si riesce più a vivere senza quell’oggetto, si fa di tutto per raggiungerlo, ottenerlo e possederlo, anzi, esserne posseduti, pena un crescente disagio psicofisico che ricorda in toto la crisi astinenziale tipica delle sostanze. È come se la vita stessa non avesse più un senso senza quell’oggetto o comportamento compulsivo da iterare.
Quali sono le caratteristiche più salienti delle nuove dipendenze?
Innanzitutto la dominanza, ossia quell’oggetto o quel comportamento compulsivo diventa dominante nell’esistenza dell’individuo, cognitivamente, emotivamente e socialmente. Inevitabilmente si manifesta una alterazione dell’asse timico, ossia del tono dell’umore che porta la persona ad aumentare il numero delle ore da investire nella gratificazione dell’impulso disfunzionale. Il provare a smettere o diminuire porta all’astinenza vera e propria, che causa grossi disagi fisici e psichici. È facile guardare tali fenomeni senza dover recarsi in centri specializzati o comunità terapeutiche, basta guardare i nostri giovani, i nostri figli, ma anche molti adulti, sempre più costantemente connessi, sempre più drasticamente disconnessi dal loro mondo reale, sempre più anestetizzati da quello che è virtuale, da ciò che rappresenta un vero e proprio disturbo del controllo degli impulsi senza che ci sia una intossicazione.
Che cos’è la dipendenza da smartphone?
Probabilmente rappresenta la più complessa forma di new addiction, una sorta di matrioska, che contiene tante altre dipendenze, tante altre situazioni a incastro che ostacolano la piena consapevolezza dei rischi a cui si va incontro. Tramite gli smartfhone si può accedere alla rete, navigare nei vari social che riempiono ormai la vita di ognuno di noi, da facebook a instagram e alle tante piattaforme sportive che permettono di godere di importanti avvenimenti sportivi, su cui spesso si finisce anche per scommetterci sopra, generando problemi economici e favorendo in alcuni casi, lo sviluppo del gioco di azzardo patologico .
Il mancato utilizzo degli smartphone, dei tablet o pc, genera malessere e addirittura craving, cioè bisogno compulsivo di utilizzare questi strumenti. Viviamo in una fase storica in cui è quasi impossibile non utilizzare questi “miracolosi” aggeggi che permettono di fare tante cose, che prima si realizzavano in numerosi passaggi e utilizzando tanti altri accessori, in un unico piccolo e diabolico dispositivo, comodo e facile da maneggiare, in qualsiasi posto, senza fili o altri impedimenti. Diventa però un vero e proprio disturbo quando non si ci relaziona quasi più con gli altri, ma si trascorre la maggior parte del tempo a chattare sui social, a guardare video o film o a giocare o a verificare caselle di posta elettronica, siti specifici e tanto altro ancora. È stato coniato addirittura il termine nomofobia, ossia la paura di aver dimenticato il telefonino da qualche parte, non per paura di non poter telefonare, ma di essere sconnesso da tutto e tutti.
Quali sono i rischi più frequenti a cui si va incontro in uno scorretto uso degli smartphone da parte degli adolescenti?
Cyberbullismo e cybersex sono i due comportamenti maggiormente diffusi , entrambi dannosissimi a livello sociale. Nel caso del cibersex si possono creare alterazioni nel contatto sano con la realtà, poiché spesso alcuni siti a carattere pornografico, finiscono per alterare la realtà stessa, generando spesso gravi disagi psicologici in soggetti più fragili. Nel caso del bullismo in rete, sono aumentati in modo drastico i suicidi di giovani presi di mira o ricattati, persone fragili, senza una identità ben definita, tipica degli adolescenti, che non hanno retto all’onta di un video o una foto messi in rete o di uno sfottò su un punto debole o delicato della propria personalità.
Studi scientifici hanno dimostrato la correlazione tra l’uso degli smartphone e il rilascio della dopamina nel nostro cervello, del tutto simile a quello generato dall’utilizzo di droghe ed alcool, capace di alterare il tono dell’umore e di incrementare il numero di ore passate sugli schermi per soddisfare gli impulsi disfunzionali in cerca di soddisfacimento.
Come si può curare la dipendenza da cellulari di nuova generazione?
La terapia cognitiva-comportamentale rimane quella elettiva e ha lo scopo di portare al progressivo ridimensionamento dei comportamenti disfunzionali, sostituendo progressivamente l’oggetto della dipendenza con nuove modalità più sane di fronteggiare variabili come umore cattivo, ansia, stress, noia e solitudine, vuoto affettivo e superficialità .