Lega pro: poker del Catania. Di sconfitte


 
|Daniele Lo Porto|

Ci saremmo meravigliati se fosse andata diversamente e, invece, il Catania ha confermato di essere sempre uguale a se stesso. Inesistente. E’ riuscito a perdere anche a Catanzaro contro una squadra modestissima che è riuscita a concretizzare in gol altrettante distrazioni della squadra etnea. Il gol, da carambola, di Mazzari aveva fatto sperare in una reazione che – alla fine – non c’è stata, complice la totale assenza caratteriale della squadra e qualche scelta tecnica dell’allenatore che sta vivendo uno dei momenti più bui in assoluto della storia rossazzurra: cinque sconfitte, consecutive, striscia negativa forse riscontrabile solo negli anni della retrocessione dalla serie A.  Se a questo poi aggiungiamo che si sbagliano anche le rimesse laterali e i passaggio di pochi metri di questa squadra non c’è molto da salvare. E, per favore, non si tiri in ballo come attenuante la traversa colpita in mischia. Certo, è la seconda in due partite e anche determinante, come già contro il Foggia, ma non ci si può aggrappare a episodi del genere per cercare di salvare la faccia.

Mister Pulvirenti sta vivendo certamente una situazione difficilissima più grande di lui, Lo Monaco sembra che lo abbia riconfermato di nuovo perché – classifica alla mano – la zona play off è sempre lì: basterebbe riuscire a vincere una partita per rientrare in gioco e poi  la prossima partita col Francavilla è mercoledì, alle 18,30. Anche volendo non ci sarebbe neanche il tempo di trovare un’alternativa, almeno che non fosse un ritorno al passato, ipotesi sollecitata nell’ambiente – e forse anche la più ragionevole – ma alla quale la società non sembra voler pensare.

“L’ennesimo gol su calcio piazzato: ci manca cattiveria e lucidità – dichiara in sala stampa Giovanni Pulvirenti – . La società ha potere d’analisi e di fare le giuste riflessioni. Il mio dovere è quello di allenare e ci metto tutto me stesso. Dopo il 2-0 non ci siamo persi d’animo e abbiamo cercato di recuperare, ma non siamo riusciti a pareggiare. Contro la Virtus Francavilla possiamo dare una svolta, vogliamo uscire da questo periodo nero. I ragazzi sono affranti e mi dispiace moltissimo. Nessuno si è disinteressato. Non ci facciamo prendere dallo sconforto e pensiamo alla prossima gara”.

Capitan Marco Biagianti resta ottimista: “Guardando la classifica ci sono ancora delle possibilità. Queste sconfitte cominciano ad essere pesanti,  anche se non abbiamo demeritato. Lo spogliatoio non è disunito: questo gruppo vuole riscattarsi. Abbiamo preparato bene la gara, ma evidentemente ci manca cattiveria. Dobbiamo essere più concentrati. Eravamo preparati sulle situazioni da calcio da fermo, ma manca attenzione. dopo il 2-0 abbiamo avuto una buona reazione. Queste sconfitte devono caricarci. Non sono pentito di essere tornato, ma è normale che questa situazione la vivo diversamente rispetto agli altri perché questa città mi ha dato tanto. Dobbiamo avvicinare i tifosi  con le prestazioni e i risultati, ma è difficile chiamarli dopo cinque sconfitte consecutive”.

Marcatori: 5′ Sarao, 22′ Giovinco, 30′ Mazzarani.
CATANZARO (4-4-2) De Lucia 6; Pasqualoni 6, Prestia 6, Sirri 6, Sabato 6; Mancosu 5.5 (13′ st ′ Patti 6), Icardi 6,5 Maita 6, Van Ransbeeck 5 (26′ st Carcione s.v.); Giovinco 7, Sarao 6.5 (41 st  Gomez s.v.). All. Erra 6,5

CATANIA (4-3-3) Pisseri 6; Parisi 5, Gil 4, Bergamelli 5, Djordjevic 4,5; Biagianti 5,5, Bucolo 5 (19′ st′ Di Grazia 6), Fornito 5; Russotto 5 (24′ st′ Barisic s.v.), Pozzebon 5 (32′ st′ Tavares s.v.), Mazzarani 6. All. Pulvirenti 4

ARBITRO: Paterna di Teramo 6
Ammoniti: Sabato e Mancosu.

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