L'Europa del MES e dei Bond

L'Europa del MES e dei Bond
di Alfio Franco Vinci
Se non fossero vietate le riunioni di ogni tipo credo che gli argomenti MES  e Bond verrebbero messi anche all’ordine del giorno delle riunioni di condominio. Infatti dopo il master in virologia ed epidemiologia, che tutti abbiamo conseguito nei quasi 50 giorni di lezioni full immersion via televisione, che ci hanno impartito h24, ora è il turno delle lezioni di economia, economia politica e relazioni internazionali. Purtroppo queste lezioni sono molto più difficili da seguire, un po’ perché, per il momento, il problema non lo avvertiamo come fiato sul collo (per usare un eufemismo); un po’ perché la materia è ostica; un po’ perché le lezioni dovrebbero impartircele i nostri politici, che devono ancora capire alcune cose. Cioè: il MES non è una funzione religiosa e Bond non c’entra niente con Sean Connery.
E allora, da uomo della strada che pensa di aver capito qualcosa, provo a dare una mano a chi ne sa meno di me.
Incominciamo dal MES, cioè il meccanismo europeo di stabilità. Viene ideato nel 2010, perfezionato nel 2011 e, dopo essere stato profondamente stravolto rispetto al testo ed alla idea originaria, firmato nel 2012, otto anni fa, dal primo dei tanti premier non eletti che ci governano, il prof Monti. Cosa diceva nella sua edizione 2012, se non rispetti i parametri di equilibrio di bilancio fissati dal l’Europa, ti aiutiamo, non solo economicamente, ma anche nella gestione, inviando una commissione, chiamata Troika, tanto per chiarire che il modus operandi sarà staliniano. Cosa avrebbe dovuto fare la Troika, e cosa ha fatto in Grecia: ha assunto i pieni poteri in materia economica, sociale e finanziaria. Ha venduto i gioielli di famiglia, aeroporti, porti, isole, immobili di pregio e ha dimezzato stipendi e pensioni, dopo aver “alleggerito“ i conti correnti dei cittadini greci.
Nella edizione 2020, non ancora firmata ma apprezzata dal nostro governo, l’aiuto economico ottenibile, se finalizzato a scopi sanitari connessi a Covid 19, per la durata della pandemia, blocca la Troika.
Dopo di che, dice il documento approvato a Bruxelles : ”gli Stati membri rimarranno impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari, coerentemente con con i quadri di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale della Unione Europea; cioè Troika. Perché il nostro presidente del Consiglio, dopo aver detto, “ Faremo da soli”  si è acquietato?
E veniamo ai Bond. Premesso che non comprendo perché per definire le cose europee continuiamo ad usare la lingua di una nazione che non ne fa più parte, i Bond altro non sono che obbligazioni, la cui emissione è cosa complicata assai; infatti, mentre dietro a BOT. CCT, BTP e simili, c’è un Stato emittente che si rende debitore verso chi li compra, l’UE non è uno Stato. Tanto varrebbe, come si chiede da più parti, emettere in proprio nuovi titoli di stato,con i quali reperire le somme necessarie a fronteggiare la situazione. Probabilmente, in un rigurgito di memoria dell’impegno preso con gli Italiani di esserne l’avvocato difensore, a questo pensava Conte, quando ha proclamato, sotto voce,” faremo da soli”. In definitiva tutto quello che stiamo tentando di ottenere è:
Il diritto di indebitarci , solo per motivi sanitari e a tempo limitato, dopo di che diverremo “ terra di conquista“;
Il diritto di partecipare ad una operazione di indebitamento ulteriore verso coloro i quali compreranno Euro Bond, esponendoci ad inquietanti manovre speculative comunitarie ed internazionali,istituzionali, pubbliche e private.
Ma una volta non si diceva: “chi fa da se fa per tre”? E tanto per cominciare, facendoci restituire i 15 miliardi versati proprio a quel MES che non ci conviene utilizzare? Ma possibile che abbiamo abdicato alla nostra dignità di Popolo Sovrano? Ci pensino i nostri deputati quando giorno 21 dovranno subire la mortificazione di non poter votare sul l’orientamento del governo in materia di MES/BOND

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