Presentazione Catania, "Liberaci dai nostri mali": l'inchiesta di Katya Maugeri, dal reato al cambiamento

CATANIA – Chi è un detenuto? E cos’è il suo reato? Una colpa pietrificata, immutabile o un percorso destinato a un’evoluzione? Sette detenuti raccontano le loro storie, i loro errori, le loro debolezze, i rimpianti e la speranza di costruire un nuovo progetto di vita. Un’indagine che va oltre il reato, quella realizzata dalla nostra giornalista siciliana Katya Maugeri in “Liberaci dai nostri mali. Inchiesta nelle carceri italiane: dal reato al cambiamento”, con alcuni dei detenuti della Casa di reclusione di Augusta, diretta da Antonio Gelardi, con la prefazione di Claudio Fava e la postfazione del giornalista Salvo Palazzolo. Edito dalla Villaggio Maori Edizioni, il libro è un viaggio inchiesta nelle carceri, arricchito dal progetto fotografico di Alessandro Gruttadauria.

Il libro sarà presentato a Catania, questo pomeriggio alle 18.30 all’Ostello degli Elefanti (via Etnea, 28), a dialogare con l’autrice Claudio Fava (presidente commissione regionale Antimafia) e Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto del tribunale di Catania e componente del CSM).

L’autrice indaga le vite dietro le sbarre di chi, oltre agli errori commessi e l’etichetta di «carcerato», rimane un essere umano. Non c’è assoluzione nelle sue riflessioni: nelle sue «ore d’aria» annota le sue emozioni di intervistatrice e riesce a raccontare le difficili condizioni psichiche di chi ha commesso un reato, e di chi, fuori da una cella, ha lasciato rimpianti e sogni.

Tra le tematiche affrontate, la tossicodipendenza, con il contributo di Salvatore Monaco, responsabile della “Comunità Il Delfino di Cosenza” diretta da Renato Caforio, la criminalità organizzata, la giustizia riparativa, la triste realtà dei suicidi in carcere, con la testimonianza di Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia e le riflessioni di Mario Conte, consigliere Conte d’Appello di Palermo.

“Liberaci dai nostri mali” non è solo un’inchiesta: è il racconto di una realtà di cui bisognerebbe avere coscienza, superando sbarre, muri e pregiudizi.

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