Libero Grassi, il primo dei "liberi sognatori" stasera in Tv

Una collana di racconti incentrata su quattro grandi storie italiane di impegno civile e che vede protagonisti esempi unici di coraggio ed onestà: Libero Grassi, Renata Fonte, Mario Francese ed Emanuela Loi.

Una Italia marcia e corrotta

I “liberi sognatori”, in onda da stasera su Canale 5 sono quattro italiani che hanno sfidato la violenta realtà di un Italia che tra gli anni ‘70 e ‘90 attraversava grandi trasformazioni e disequilibri, una Italia marcia e corrotta, arrivando addirittura a sacrificare la propria vita.  Il primo capitolo della serie, “A testa alta” è dedicato all’imprenditore Libero Grassi – interpretato da Giorgio Tirabassi – un uomo che scelse di non cedere al ricatto mafioso: “Non abbasserò la testa. Cedere alla mafia sarebbe come perdere l’anima”. Fu ucciso il 29 agosto 1991 a Palermo. A testa alta è stato girato nei luoghi dove l’imprenditore viveva, nella vera casa dei Grassi, messa a disposizione dalla moglie Pina Maisano (morta  il 7 giugno 2016, e alla quale il film è dedicato) e dai figli Alice e Davide, che portano avanti l’attività del padre.

Le idee non si spezzano mai

Un periodo denso di cambiamenti e trasformazioni sociali – raccontati nel progetto “Le idee non si spezzano mai” – ma anche di violenze e oscure trame, in cui quattro persone che hanno semplicemente e coraggiosamente compiuto fino in fondo il proprio dovere di cittadini, di uomini dello stato, di giornalisti, hanno dato un esempio che rimane indelebile, combattendo per rendere l’Italia un paese migliore e pagando con la vita i loro ideali di verità e giustizia.
Nei prossimi capitoli si racconterà la storia di Renata Fonte (interpretata da Cristiana Capotondi), consigliere comunale di Nardò (Lecce) venne uccisa nel 1984 perché difendeva la riserva naturale di Porto Selvaggio dal cemento. Difendeva la bellezza. Gli altri film sono dedicati a Mario Francese (interpretato da Marco Bocci), cronista del Giornale di Sicilia che scriveva del potere mafioso dei Corleonesi, assassinato il 26 gennaio 1979. Greta Scarano interpreta la giovane Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino, che perse la vita insieme al magistrato e ai colleghi Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina nella strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992.

Uomini e donne che sono il simbolo di una Italia che resiste e che non si arrende alla sopraffazione e alla corruzione, quattro persone caratterizzate da grande umanità e senso del dovere, a cui si intende restituire voce e dignità, dopo anni di ingiusto isolamento istituzionale e oblio mediatico.

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