L’informazione di qualità contro i rischi della “datacrazia”

L’informazione di qualità contro i rischi della “datacrazia”
CATANIA – «Oggi la “datacrazia” ha sostituito la democrazia, per preservarla si deve ricominciare dai giornali». Il mondo di internet e l’importanza di un’informazione libera di fronte al rischio di una vera e propria tirannia delle intelligenze artificiali. Queste le tematiche al cuore della lectio magistralis del sociologo Derrick de Kerckhove, che è stato protagonista lo scorso 5 ottobre al Teatro Verga di Catania dell’evento “Democrazia Algoritmi Informazione: verso il workshop Il giornalismo che verrà”, organizzato dal Sicilian Post e dalla Fondazione Domenico Sanfilippo editore, in collaborazione con l’Università, la Scuola Superiore e il Teatro Stabile di Catania. 
«Siamo convinti – ha sottolineato il direttore del Sicilian Post Giorgio Romeo (con Giuseppe Di Fazio, nella foto di Davide Anastasi) –  che un dibattito su queste tematiche sia di interesse collettivo, e non solo per gli addetti ai lavori, tanto più in un momento come quello che stiamo attraversando. Pertanto abbiamo fortemente voluto questa serata, la quale si pone in continuità col nostro workshop che avrebbe dovuto tenersi proprio in questo periodo dell’anno e che la pandemia ci ha costretto a riprogrammare». Le date, annunciate a margine della serata, sono dal 17 al 21 giugno 2021.
«La formula rimarrà invariata rispetto agli anni passati – ha spiegato Giuseppe Di Fazio, presidente del comitato scientifico della Fondazione Dse – e il corso verrà offerto gratuitamente a 30 aspiranti giornalisti selezionati per merito. Un’opportunità straordinaria per entrare a contatto con alcuni grandi nomi dell’informazione internazionale». Come negli anni anni passati, inoltre si terrà una serie di eventi aperti alla città. Gli organizzatori hanno aperto la possibilità di suggerire tematiche e ospiti per il prossimo evento tramite un modulo reperibile sul sito workshopgiornalismo.it a partire dai prossimi giorni. La polis come luogo di confronto culturale è stata oggetto degli interventi introduttivi della vicepresidente del Teatro Stabile di Catania prof.ssa Lina Scalisi, del prorettore dell’Università degli Studi di Catania prof.ssa Vania Patanè, della coordinatrice della Classe di Scienze Umanistiche e Sociali della Scuola Superiore di Catania prof.ssa Adriana Di Stefano e della direttrice dello Stabile Laura Sicignano.
A introdurre la lectio magistralis del prof. de Kerckhove è stata la direttrice di Media 2000 / OTM Maria Pia Rossignaud: «Democrazia, algoritmi, informazione: sono parole che devono sempre camminare insieme. Se le prime due sembrano contraddirsi, la mia paura è che la prima e l’ultima si trasformino in un ossimoro». 
Il dibattito sul futuro del giornalismo è stato animato anche da alcuni video-contributi. Il presidente di Longanesi e già direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli ha ricordato l’importanza per il giornalismo nell’era di internet di rimanere fedele alla ruolo di guardiano dell’opinione pubblica; gli ha fatto eco Annalisa Monfreda, direttrice di Donna Moderna, sottolineando il valore sempre attuale dell’idea di “comunità”; a porre l’accento sull’importanza delle storie condivise per capire il nostro presente è stata Raffaella Silipo, caporedattore spettacoli per La Stampa; per il direttore di Rai per il Sociale Giovanni Parapini la scommessa per il futuro sarà l’avvento un giornalismo che non dimentichi il suo legame con la verità; prendere sul serio la crisi della fiducia nei media, sia in Italia che nel mondo, è stato invece l’invito di Giovanni Zagni, direttore della testata di fact-checking Pagella Politica; dalla data journalist Clara Attene l’esortazione, rivolta a colleghi e al pubblico, ad accrescere la propria consapevolezza tecnologica in modo da riuscire a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mezzi digitali; l’inviato de La Stampa Domenico Quirico ha sottolineato che piuttosto di preoccuparsi di tecnologia, il giornalismo dovrebbe ricordarsi di essere «parola che racconta la realtà»;
La serata è stata anche occasione per la consegna del premio di laurea della Fondazione DSe vinto da Concita Carmeni con la tesi “Giovanna Giordano collaboratrice de La Sicilia”. Il riconoscimento è stato conferito da Antonello Piraneo, direttore del quotidiano. Menzione speciale anche per i lavori Alessia Puglisi e Manuela Grasso.
Annunciate le date (17-21 giugno 2021) della terza edizione de“Il giornalismo che verrà”. L’evento organizzato dal Sicilian Post e Fondazione DSe in collaborazione con Università e Scuola Superiore e Teatro Stabile di Catania. 

La video-registrazione integrale della serata, a cura di Zammù Multimedia – Università di Catania, è disponibile al seguente link: www.sicilianpost.it/video5ottobre2020

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