L'io visto dagli altri, ultimo appuntamento di Primavera d'autore


 
 

SANT’ALFIO – Con la presentazione del libro “L’io visto dagli altri. I soprannomi in un paese dell’Etna – Editore: Rubbettino – Collana: Università, del professor Rosario Zappalà, dirigente scolastico e scrittore santalfiese, prematuramente scomparso (se n’è andato il 4 gennaio 2017, a 69 anni), venerdì scorso nel suggestivo scenario del chiostro del Municipio di Sant’Alfio, si è conclusa la 3^ edizione 2017 dei venerdì letterari “Primavera d’Autore”, organizzato dal Consiglio comunale e dall’assessorato all’Istruzione, Famiglia e Politiche sociali del Comune di Sant’Alfio, in collaborazione con il Gruppo Facebook ETNEI NEL MONDO. Saranno presenti il sindaco Giuseppe Maria Nicotra, l’assessore all’Istruzione Famiglia e Politiche sociali Laura Leonardi, il presidente del Consiglio comunale Renato Ferdinando Finocchiaro e il fondatore di Etnei nel mondo, il giornalista Mario Pafumi, direttore artistico della rassegna letteraria, che ha condotto l’incontro. L’omaggio al prof. Rosario “Saro” Zappalà, voluto fortemente dagli organizzatori a conclusione della maratona letteraria di quest’anno per ricordare la figura dello studioso santaltalfiese, è stata magistralmente effettuata dal preside Girolamo Barletta, giornalista, scrittore, fondatore e già presidente della Società giarrese di storia patria e cultura e della Società di Storia patria di Linguaglossa. Barletta non si è limitato a sottolineare “l’alto profilo del lavoro di Zappalà, che ve ben più in là della presentazione di molti personaggi santalfiesi attraverso i loro soprannomi, divenendo un vero e proprio studio antropologico e culturale paradigmatico”, ma ha anche fatto un ritratto della figura del professor Zappalà, autore di altre opere, e fondatore e promotore del Museo della vite del vino e della civiltà contadina di Santat’Alfio. Al certame erano presenti la moglie del compianto preside Zappalà, professoressa Serafina Russo e due dei tre figli, Maria Francesca e Andrea, che sono intervenuti ringraziando gli organizzatori e gli amici intervenuti, alcuni dei quali hanno effettuato toccanti interventi che hanno creato un clima di intensa commozione nel ricordo dell’uomo di vasta cultura. Docente di Italiano in diverse scuole medie del Veneto e a Giarre, Rosario Zappalà, negli anni Novanta diresse l’istituto Giovanni Verga” di Riposto. Personalità di rilievo del mondo scolastico e culturale dell’area jonica etnea, tra gli anni Settanta e Duemila, Zappalà insegnò Italiano prima nelle scuole medie del Veneto e successivamente a Giarre. Apprezzato e benvoluto dai suoi studenti, fu preside nella scuola media di Sant’Alfio, dove svolse l’incarico per lungo tempo. Prima di andare in pensione, fu docente all’istituto Giovanni Verga di Riposto. Ma non soltanto. Cultore della storia e della tradizioni locali, curò la nascita del Museo della vite e del vino a Sant’Alfio, catalogando centinaia di oggetti legati ai mestieri della civiltà contadina. Autore di numerose pubblicazioni, ha scritto per la casa editrice Rubbettino il volume “L’io visto dagli altri. I soprannomi in un paese dell’Etna”. “L’obiettivo del progetto – ha spiegato il coordinatore della rassegna Mario Pafumi – cioè quello di unire le persone sulla base dell’ amore più bello che esista, l’amore per i ricordi, per i racconti, per la poesia, per i sogni: in una parola, per la letteratura, è stato raggiunto. Scrittori, giornalisti, poeti, artisti si sono alternati in un palco ideale dove non esistono differenze di ruolo, ma dove suona la parola di una cultura che si confronta per necessità, verità e vocazione nel nostro tempo”. Durante tutto lo svolgimento della manifestazione, che si è svolta nella Sala Livatino del Municipio, sono state esposte la opere iperrealiste dell’ artista emergente giarrese Silvia Pagano.

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