PALERMO – Potrebbe definirsi un caso pirandelliano in politica. Il presidente della Regione Rosario Crocetta potrebbe mandare degli ispettori per verificare il suo operato quand’era sindaco di Gela, operato che avrebbe prodotto il paradosso di un Palazzo di giustizia abusivo, che dovrebbe essere abbattuto con una sentenza della Giustizia amministrativa che prevede anche un risarcimento milionario per i proprietari del terreno.
Sul caso i deputati regionali Nello Musumeci, Santi Formica e Alfio Barbagallo hanno presentato un’interrogazione proprio al Presidente della Regione, all’Assessore delle Autonomie locali e all’Assessore delle Infrastrutture.
I fatti. Nel 2003, l’Amministrazione comunale di Gela, con a capo il sindaco Crocetta, espropriò un’area, ricadente nel centro urbano e a 150 metri dalla raffineria, al fine di realizzare il nuovo Tribunale.. A seguito di una serie di macroscopici errori compiuti dalla Giunta comunale, non ultimo l’abbattimento, nel 2009, dell’edificio ivi ricadente, il CGA, nel 2012, ha sancito la totale restituzione dell’area ai legittimi proprietari, giudicando illegittimi sia l’esproprio che la demolizione del fabbricato. Nonostante gli atti giudiziari pendenti sulla vicenda, il Comune di Gela portò a compimento la realizzazione del Tribunale.
Adesso, “alla luce della sentenza definitiva del CGA, la vicenda ha assunto contorni assolutamente paradossali e grotteschi: il Comune di Gela non solo rischia di pagare milioni di euro tra penali e risarcimento dei danni patiti dai proprietari del terreno, ma dovrà trovare una soluzione tecnica per evitare l’abbattimento del Palazzo di Giustizia, costruito abusivamente secondo quanto stabilito dalle Autorità giudiziarie competenti”, si evidenzia nell’interrogazione presentata da Musumeci, Formica e barba gallo che – infine – chiedono di “inviare ispettori presso il Comune di Gela per accertare eventuali responsabilità commissive ed omissive da parte della Amministrazione comunale allora in carica”.
In sostanza, potrebbe verificarsi il paradosso, appunto, di Rosario Crocetta, presidente della Regione, che invia ispettori per verificare la correttezza degli atti amministrativi approvati da Rosario Crocetta, sindaco di Gela. La vicenda – assolutamente inedita – oltre che provocare imbarazzo nei vertici giudiziari di Gela, costretti ad operare in un edificio abusivo e per di più prossimi all’abbattimento, con susseguenti problemi logistici, provocherà anche un danno erariale non indifferenze per le casse del Comune di Gela.