Sanità, la Regione nomina i nuovi manager

 

 

 

 

CATANIA – La Giunta di governo, riunitasi oggi pomeriggio a Catania, ha deliberato le designazioni dei nuovi manager della sanità siciliana attingendo, così come previsto dalla normativa vigente, dalle short list scaturite dalle valutazioni della Commissione di selezione. La Sicilia è la seconda Regione d’Italia ad avere applicato la cosiddetta ‘Riforma Lorenzin’ che pone alla politica vincoli più stringenti nei criteri di scelta. Inoltre – su indicazione del presidente Nello Musumeci – è stato chiesto ai candidati di rilasciare un’auto certificazione relativa a ‘parentele pericolose’ e a eventuali condanne o procedimenti in corso in sede penale. Il criterio seguito dal governo è stato quello di non riconfermare nei propri ruoli coloro che erano stati designati dal precedente governo.
La designazione relativa ai vertici dei tre Policlinici universitari di Palermo, Catania e Messina è stata differita alla conclusione del procedimento di intesa con i rettori degli atenei siciliani interessati, così come previsto dalla legge. Il manager uscente dell’Asp di Palermo Antonino Candela, in virtù dell’esperienza maturata e dell’impegno per l’affermazione della legalità negli ultimi anni, verrà chiamato dal presidente Musumeci a fare il dirigente generale di un ente regionale.

“Governo Musumeci-Razza speciale nello Statuto, speciale nell’aggiramento della normativa nazionale sulla nomina dei manager della sanità”. Lo affermano i deputati M5S all’Ars, componenti della commissione Salute, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua. “È così – dicono i deputati 5stelle – la Regione Siciliana si conferma la prima regione d’Italia a disattendere l’applicazione della legge dello Stato o a piegare quelle stesse norme ai desiderata del suo presidente e del suo assessore alla Sanità e alla coalizione che regge questo moribondo governo. Per la selezione dei manager – sottolinea Cappello – rimangono tutte in piedi le perplessità derivanti da una procedura anomala, che ha richiesto, addirittura, la necessità di un parere interpretativo dello stesso ufficio legale e legislativo della Regione sulla delibera della giunta regionale n.213/2018. E così abbiamo assistito al valzer degli aspiranti manager, prima esclusi e poi riammessi, alla definizione del punteggio minimo ed al rischio di ricorsi ed impugnative, il tutto per finire con l’affermare il potere altamente discrezionale dell’organo politico (presidente della Regione) nella selezione dei manager stessi”. “Ci chiediamo – proseguono i deputati 5 stelle  – cosa ne è stato dei candidati aspiranti dell’albo nazionale, visto che ancora una volta sono tutti siciliani  nella lista dei nominati. Tutti con precedenti incarichi, navigati e volti noti e da sempre apprezzati dalla politica che ha sempre governato quest’isola. E così ci ritroviamo una rosa di manager che tra vecchia e nuova gestione del potere continua a galleggiare senza soluzione di continuità. Quale sarà il loro obiettivo, se non di garantire lo status quo?”.

Di seguito i nomi e le destinazioni dei manager designati:

Asp Palermo: Daniela Faraoni;
Asp Catania: Maurizio Letterio Lanza;
Asp Messina: Paolo La Paglia;

Asp Agrigento: Giorgio Santonocito;
Asp Caltanissetta: Alessandro Caltagirone;
Asp Enna: Francesco Iudica;
Asp Ragusa: Angelo Aliquò;
Asp Siracusa: Salvatore Lucio Ficarra;
Asp Trapani: Fabio Damiani;

ARNAS ‘Civico’ Palermo: Roberto Colletti;
ARNAS ‘Garibaldi’ Catania: Fabrizio De Nicola;
Az. Osp. ‘Cannizzaro’ Catania: Salvatore Emanuele Giuffrida;
Az. Osp. ‘Papardo’ Messina: Mario Paino;
Az. Osp. ‘Villa Sofia Cervello’ Palermo: Walter Messina;
IRCCS ‘Bonino Pulejo’ Messina: Vincenzo Barone.

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