Mafia: arrestato in Romania il latitante Vito Bigione. Era tra i primi 30 ricercati

Per i suoi trascorsi da “narcos” era stato inserito nella lista dei trenta latitanti più pericolosi in Italia, uomo di spicco della mafia trapanese, e in particolare quella vicina al super latitante Matteo Messina Denaro. La sua latitanza è finita all’alba: Vito Bigione, 66 anni, detto il ‘commercialista’, è stato arrestato in Romania dai poliziotti della Questura di Trapani, guidata da Claudio Sanfilippo.

Bigione, che era stato condannato di recente in via definitiva a 15 anni di carcere, era specializzato nel traffico di sostanze stupefacenti, tramite i suoi pescherecci. Già nel 2003 – mentre la polizia lo cercava in Italia – si era rifugiato in Namibia, manager di un ristorante esclusivo della capitale, e tra la Sudafrica e il Namibia un pool di legali di grido si mosse per evitare la sua estradizione. Alla fine, dopo una fuga in Sudamerica, fu arrestato nel 2004. Tornato in libertà è stato nuovamente condannato e adesso era irreperibile. Deve scontare 15 anni per mafia e traffico di droga nella condanna a seguito dell’operazione “Igres”.

Già nel 2003, mentre la polizia lo cercava in Italia, si era rifugiato in Namibia, manager di un ristorante esclusivo della capitale chiamato “La Marina”. Un ristorante frequentato da vip e politici. La prima accusa per traffico di stupefacenti risale al 1995 e pochi mesi dopo si trasferì in Africa stabilendosi in Namibia. Nei primi anni 2000 comincia la caccia.

È accusato, inoltre, di aver organizzato tra il 1992 e il 2000 il trasporto di centinaia di chilogrammi di cocaina da Brasile, Colombia e Namibia all’Italia. Carichi finanziati dalla famiglia mafiosa Agate di Mazara del Vallo e dalla cosca di Marando di Platì, Reggio Calabria.

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