Mafia e droga: gli spacciatori al servizio dei boss. 15 arresti a Palermo

Mafia e droga: gli spacciatori al servizio dei boss. 15 arresti a Palermo

PALERMO – Traffico di stupefacenti con la benedizione dei vertici mafiosi del mandamento di Pagliarelli a Palermo. Lo hanno scoperto i carabinieri che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di 15 indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e vendita di droga, commessi con l’aggravante delle finalità mafiose. L’operazione che decapita l’organizzazione di trafficanti è stata chiamata Eride.

I 15 arrestati sono: Filippo Annatelli, 57 anni (già detenuto); Salvatore Mirino, 53 anni (già detenuto); Enrico Scalavino, 39 anni (già detenuto); Giuseppe Massa, 43 anni; Ferdinando Giardina, 40 anni; Giovanni Granatelli, 45 anni; Salvatore Tommaselli, 35 anni; Andrea Tommaselli, 61 anni; Paolo Correnti, 31 anni; Francesco Li Vigni, 33 anni; Andrea Mattia Cinà, 24 anni; Dario Vivirito, 24 anni; Marco Iervolino, 31 anni; Giovanni Caravello, 38 anni; Vincenzo Cascio, 40 anni.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo è un nuovo colpo al mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli e in particolare alla famiglia mafiosa di corso Calatafimi. Alcuni elementi erano emersi nel corso dell’operazione Cupola 2.0 del 4 dicembre 2018 con la quale era stata smantellata la nuova commissione provinciale di cosa nostra palermitana, che si era riunita per la prima volta il 29 maggio 2018.

In quel contesto erano state già arrestate 10 persone ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Pagliarelli, tra cui Settimo Mineo, capo del mandamento, Filippo Annatelli, reggente della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi e Salvatore Sorrentino, referente del quartiere Villaggio Santa Rosalia. Le indagini avrebbero confermato il coinvolgimento delle famiglie mafiose nella gestione del traffico di stupefacenti. I ricavi della vendita di droga, decurtati del guadagno dei singoli spacciatori, confluivano nelle casse dell’organizzazione.

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