Mafia: sequestrate cinque aziende a Gela

GELA – Sono cinque le aziende di Gela sequestrate dalla direzione investigativa antimafia di Caltanissetta, controllate dalla famiglia mafiosa dei Rinzivillo.

Fornivano manodopera altamente specializzata nel settore degli impianti petroliferi

Fornivano manodopera altamente specializzata nel settore degli impianti petroliferi, in Italia e all’estero. A dirigere le ditte, del valore complessivo di un milione e 200 mila euro, sarebbe stato Valerio Longo, marito di Monica Rinzivillo e uomo di fiducia del clan. Il provvedimento riguarda società intestate a Longo, 46enne originario di Hilden, Monica Rinzivillo, di 44 anni, Roman Vasile, trentenne di Iasi (Romania), Giuseppe Guaia, di 56 anni, Cristoforo Palmieri, di 47, e Francesco Cardizzone, di 24 anni, tutti gelesi. A loro viene contestato il reato di intestazione fittizia di beni al fine di agevolare l’organizzazione mafiosa di Cosa nostra di Gela. Le ditte sequestrate sono la “G.L. Costruzioni srls”, la “M.S.G. Metal Sud Gas srl”, la “R.M. Saldatura srls”, la “M.S.G. Costruzioni srls.”, e la “Tecnomed srl unipersonale” già sequestrata in un analogo provvedimento a maggio del 2017, nell’ambito di una misura di prevenzione patrimoniale eseguita su proposta della Dia.

Indagini su operazioni bancarie e accertamenti patrimoniali hanno permesso, secondo i magistrati, di scoprire i prestanome e i ruoli svolti nelle cinque società. Longo è indicato dagli inquirenti come “dominus de facto” dell’intera strategia criminale, con l’aiuto del pregiudicato Rocco Palmeri. E sempre a Gela la guardia di finanza ha confiscato il “Sikania Resort”, un villaggio-vacanze con circa 800 posti letto sulla costa.

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