Maltempo in Sicilia: dodici le vittime. A Casteldaccia due famiglie sterminate dal fiume in piena

Una tragedia, terribile causata dal maltempo che sta mettendo in ginocchio l’Italia da giorni. Un fiume d’acqua in pochissimi attimi ha travolto una abitazione, sommergendola. E nove componenti di due famiglie — nella notte tra sabato e domenica — sono morti in una villa di Casteldaccia, in provincia di Palermo. Tra i morti ci sono due bambini di uno e tre anni e un ragazzo di 15 anni. I corpi sono stati tutti recuperati dai vigili del fuoco. L’edificio è stato letteralmente sommerso dall’acqua del fiume Milicia, che ingrossato dalle piogge cadute ieri è uscito dagli argini. L’acqua è rapidamente arrivata al soffitto e le persone che si trovavano all’interno – due famiglie che si erano riunite per trascorrere insieme la serata – sono annegate. In due, un uomo e una bambina, sarebbero riusciti a salvarsi perché erano usciti per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare aggrappandosi a un albero.

“Non so neppure io come mi sono salvato”. Davanti all’obitorio del Policlinico, sprofondato su una sedia, Giuseppe Giordano ricorda gli attimi fatali della tragedia di Casteldaccia. “Mi sono accorto – racconta – che l’acqua stava entrando a casa. A tutti ho detto: andiamo subito via. Ma, appena ho aperto la porta, sono stato investito da un fiume d’acqua che mi ha catapultato fuori. Mi sono aggrappato a un albero. Così sono sopravvissuto”.

Le vittime vivevano a Palermo, Santa Flavia e Bagheria (Palermo). Sono Rachele Giordano, di 1 anno; Francesco Rughò, 3 anni; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti, Giuseppe Giordano; il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni; il figlio Marco Giordano, di 32 anni, e la sorella Monia Giordano, di 40; Nunzia Flamia, 65 anni. Drammatiche anche le testimonianze di alcuni degli abitanti che risiedono vicino alla villetta travolta dall’acqua.

“È una tragedia immane”, ha dichiarato il sindaco del paese, Giovanni Di Giacinto. Sempre vicino Palermo, a Vicari, è stato trovato morto un uomo, Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti, che era a bordo di un’auto investita dall’acqua del fiume San Leonardo. Con lui un amico. I due erano andati a recuperare un giovane rimasto al distributore, che è riuscito a salvarsi lanciandosi dalla vettura. Risulta invece disperso Giuseppe Liotta, 40 anni, medico palermitano che si stava recando nell’ospedale di Corleone per prendere servizio: la sua auto è stata trovata in contrada Raviotta, tra Ficuzza e Corleone, sulla statale 118 interrotta in diversi punti per smottamenti ed allagamenti. Nel zone colpite stanno operando Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e sanitari del 118. Altri due morti nell’Agrigentino.
Le vittime sono un uomo e una donna, di mezza età, originari di Cammarata ma residenti in Germania da anni. I due, da quanto è stato ricostruito, avevano noleggiato l’auto su cui viaggiavano, che è stata ritrovata dentro un torrente, in contrada Sant’Onofrio a Cammarata.

Il capo del governo Giuseppe Conte è atterrato col volo di Stato a Palermo. Il premier è subito salito nell’elicottero, che lo attendeva nella pista dell’aeroporto, per sorvolare le zone colpite dall’alluvione e in particolare l’area di Casteldaccia dove sono morte 9 persone che si trovavano in una villetta travolta da acqua e fango. Il premier farà visita ai familiari delle vittime presso il Policlinico di Palermo.

“Dopo avere firmato i provvedimenti necessari a gestire l’emergenza maltempo, mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza. Con la deliberazione dello stato di emergenza il Governo disporrà lo stanziamento delle prime risorse e adotterà gli interventi necessari a superare l’emergenza”. Lo annuncia su Facebook il presidente del Consiglio.

“Rabbia e dolore per la tragedia che ha colpito duramente la comunità siciliana” viene espressa in una nota dal presidente della Regione Nello Musumeci. “Un evento che ci deve indurre a riflettere, ancora di più, – continua Musumeci – sulle responsabilità che ognuno di noi avrebbe dovuto e deve sapersi assumere. Voglio manifestare alle famiglie delle vittime la solidarietà e la vicinanza del governo regionale. Sono in stretto in contatto con il capo della Protezione civile per seguire costantemente l’aggiornamento della situazione in tutta l’Isola. Ho già convocato, per oggi pomeriggio, nel Palazzo d’Orleans a Palermo, una riunione urgente della Giunta. Un ringraziamento va anche alle migliaia di uomini e donne delle Forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, dei sanitari del 118 e del volontariato, da giorni in prima linea in tutte le aree della Sicilia per dare aiuto e assicurare conforto alle popolazioni colpite dal maltempo”.

 

(ph: fonte Ansa.it)

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