Margherita Poselli, il sorriso e la determinazione di una donna d’altri tempi ma mai fuori tempo


Saro Faraci

Una «festa in famiglia», così l’ha interpretata la professoressa Michela Cavallaro, direttore del Dipartimento di Economia e Impresa, aprendo ieri pomeriggio nell’Aula Magna di Palazzo delle Scienze l’incontro dal titolo “Il sorriso e la determinazione”, in ricordo della professoressa Margherita Poselli, la docente universitaria di Economia Aziendale scomparsa a Catania a metà febbraio di quest’anno dopo una breve malattia. Nonostante il dolore del distacco dai suoi cari, il clima è stato quello di una «festa in famiglia» ieri pomeriggio perché a Palazzo delle Scienze si sono ritrovati in tanti. Le sue amiche di sempre con le quali la professoressa ha condiviso tanti momenti belli e piacevoli di un’intensa vita familiare, amicale e sociale; sua figlia Lea, alla quale Margherita Poselli è stata sempre legatissima, come del resto lo era a suo marito Nino Puglisi con cui aveva pure condiviso l’attività professionale di dottore commercialista; tanti colleghi docenti e dottori commercialisti, in rappresentanza di due istituzioni, l’Università e l’Ordine, all’interno delle quali la professoressa Poselli si è spesa tantissimo nella formazione delle giovani generazioni di aziendalisti. E ieri pomeriggio c’erano tutti i suoi allievi, da Pierluigi Catalfo a Giuseppe Caruso, da Elisa Ferrari a Silvia Molina a Grazia Ragusa, ed altri ancora che hanno voluto fortemente quell’incontro per ricordarne la figura, ma soprattutto per significarne lo spessore accademico a tutto tondo e il contributo non irrilevante dato ai giovani nello studio e nel successivo affinamento della conoscenza delle discipline contabili.

Assistente di Antonio Amaduzzi, quando l’attuale professore emerito di Economia Aziendale a Bergamo fu giovane titolare della cattedra di Ragioneria a Catania, Margherita Poselli, poi divenuta professore e successivamente ordinario nella sua disciplina di riferimento, si è sempre appassionata dei temi di frontiera dell’aziendalismo, cercando di trasferire questa passione ai tanti allievi che sia all’Università che nella professione si sono formati seguendo le sue lezioni, i suoi seminari e i tanti convegni cui partecipava. La professoressa Poselli ha avuto un ruolo importante per l’Ateneo di Catania, come ha sottolineato il Rettore Francesco Basile nell’intervento iniziale dove ne ha richiamato il curriculum, oggi riportato sul Bollettino d’Ateneo. E’ stata un punto di riferimento per le sue amiche, come ha puntualizzato la preside Zina Bianca nel suo commosso e toccante ricordo. E’ stata fondamentale per l’Ordine dei dottori commercialisti soprattutto a Catania quando assumendone la presidenza portò avanti le iniziative di Salvatore Garozzo, scomparso prematuramente nel 2010, e con grande personalità guidò l’istituzione verso un passaggio generazionale cruciale, come ha tenuto a precisare ieri pomeriggio Sebastiano Truglio che alla professoressa Poselli succedette subito dopo il suo mandato. Ed è stata soprattutto una guida, umana ancor prima che professionale, per i suoi allievi che ne hanno potuto apprezzare il sorriso e la determinazione, proprio come recitava il titolo dell’incontro ieri sera, e come ha puntualizzato Pierluigi Catalfo, docente di Economia Aziendale nell’Ateneo di Catania e suo allievo che ne ha ripercorso l’intero pensiero accademico.

Sorriso e determinazione, due tratti di Margherita Poselli, una «donna d’altri tempi, ma mai fuori tempo», come abbiamo ricordato in altro articolo il giorno della sua scomparsa. Il sorriso che, come sottolineava Madre Teresa di Calcutta, non si sa mai quanto bene possa fare e procurare al prossimo. La determinazione che, come esortava Jim Morrison, assomiglia al mare che, infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci. Per quelli che l’hanno conosciuta, e non soltanto nell’ambiente di lavoro, Margherita Poselli in fondo era così.


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