Regione, la Giunta Musumeci intervenga sulle Zes per Catania e Gela


 
 
 

CATANIA  – La Regione emani i decreti delle ZES, le zone economiche speciali per porti e retro-porti; si estenda la ZES della Sicilia orientale, oltre che alle zone industriali di Catania, anche a quella di Gela e se ne coinvolgano le forze sindacali e imprenditoriali. Altrimenti la Sicilia rischia di perdere quest’altra opportunità che l’Europa offre. Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, interviene sulla vicenda delle Zone economiche speciali perché il governo regionale imprima un’accelerazione all’iter di emanazione dei decreti di attuazione delle ZES siciliane. Un tema molto sentito dal sindacato etneo che, nel mese di dicembre scorso, ha organizzato un convegno con la presenza del ministro De Vincenti e la segretaria generale Annamaria Furlan.

«Non vorremmo – spiega Attanasio – che il governo regionale, dopo il recente incontro del presidente Musumeci con le autorità portuali di Catania, Augusta e Palermo, tardi ancora a emanare un provvedimento che già altre regioni hanno prodotto. Per la ZES della Sicilia orientale, Augusta con Catania e Siracusa – aggiunge – ribadiamo la necessità dell’estensione alle zone industriali di Catania e Gela. D’altra parte un ampliamento simile è già previsto per la Zes di Taranto, che è collegata alle zone industriali di Matera e del resto della Basilicata».

Secondo Attanasio, «nelle zone industriali catanesi (Catania, Belpasso, Caltagirone), ci sono importanti multinazionali per produzioni d’eccellenza, un interporto, un tessuto di piccole e medie imprese tra cui artigiane o impegnate nella logistica, quest’ultime necessarie per ogni movimento merci. E a Gela, c’è un importante agglomerato industriale, col petrolchimico e il suo indotto produttivo e logistico. Diventa quindi importante coinvolgere, in questo meccanismo di estensione, anche le forze sociali e imprenditoriali gelesi con cui realizzare fattive sinergie indirizzate all’obiettivo. C’è un incentivo sostanzioso – ricorda Attanasio – cioè la possibilità di accedere al credito d’imposta per gli investimenti, potenziato con la soglia a 50 milioni, mentre normalmente è al massimo a 15 milioni per le grandi aziende. C’è un bonus che nell’ultimo anno ha messo in moto investimenti per 4 miliardi di euro. E poi altre misure per attrarre gli investitori, come le semplificazioni burocratiche e riduzione degli oneri amministrativi e istruttori».

«Diventa necessario allora – conclude il segretario generale della Cisl di Catania – che la Regione emani al più presto i decreti delle Zes, per agganciare alla portualità i settori economici del retro porto e delle zone industriali. Un’opportunità per dare ossigeno e nuove occasioni all’economia e al lavoro nei territori della Sicilia sud orientale».

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