Meditare? Ti spiego perché è il caso di iniziare adesso

Meditare? Ti spiego perché è il caso di iniziare adesso

Giorgia Landolfo
Giornalista e insegnante Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan

Che si tratti di yoga, mindfulness, buddismo, bioenergetica o altro ancora, scegliere di cominciare a meditare è una sfida e un’opportunità straordinaria per cambiare la nostra vita, in meglio. Vi spiego il perché:

Per “pensare” meno ed essere più felici

In India si dice tradizionalmente che la nostra mente produca mille pensieri a ogni battito di ciglia. Pensieri di ogni genere, ma anche preoccupazioni ed emozioni invadono la nostra mente e, se si accumulano nel nostro subconscio, costruiscono valanghe di “spazzatura” che ci confondono, limitano e spaventano. Rischiamo così di diventare schiavi della nostra psiche, dimenticandoci che invece è proprio la mente ad essere uno strumento al nostro servizio. Meditare serve proprio a ripulire la mente e alleggerire il carico del subconscio. Una mente ‘vuota’ è leggera e maneggevole, ci consente di osservare la vita da un punto di prospettiva più ampio e globale. Meditare quotidianamente, anche solo per pochi minuti, è un regalo immenso che possiamo farci. Liberi dalle paure, dalle ansie, da traumi più o meno recenti siamo in grado di esprimere il nostro vero sé. Ed essere autenticamente noi stessi. Scegliere consapevolmente di ritagliarci uno spazio di meditazione, ogni giorno, solo per noi, non significa trasformarci in ‘santoni’, trasferirci in cima ad una montagna a vivere isolati e fuori dal mondo. La pratica meditativa è anzi un sostegno fondamentale per vivere al meglio, e più felici, la nostra quotidianità. Qualunque essa sia. Perché se guadagniamo chiarezza e consapevolezza mentale siamo in grado di essere davvero presenti a noi stessi. Uno studio condotto da Harvard dal titolo “Una mente distratta è una mente infelice” e pubblicato sulla rivista Science documenta chiaramente quanto il nostro livello di felicità sia legato alla capacità di essere presenti alle nostre azioni. La meditazione ci spiana la strada proprio in questa direzione perché ci allena a ripulire e tenere sotto controllo, osservandoli, tutti i processi mentali, evitando di vagare altrove e rendendoci più centrati. E quindi anche più felici.

Meno stanchezza e più energia

“Entro il 2013 la popolazione mondiale raggiungerà i sette miliardi. I cambiamenti a livello tecnologico, psicologico e sociale saranno enormi. Nel caos delle informazioni dell’era dei computer, la gente troverà difficile andare avanti nella vita quotidiana. Corpo, mente e spirito dovranno essere organizzati per affrontare questi fenomeni umani naturali. Ogni essere umano, a prescindere dalla religione, nel futuro incontrerà una realtà in cui servirà un sistema nervoso sano e forte. Servirà chiarezza mentale e una riserva di forza spirituale per affrontare il mondo che viene”.Con queste parole, Yogi Bhajan, maestro di Kundalini Yoga, nell’aprile del 1999 descriveva perfettamente l’epoca nella quale viviamo. E le continue sollecitazioni che subiamo. Lo stress è una condizione che appartiene a tantissimi esseri umani e di per sé, è una risposta sana del nostro organismo, ad una richiesta di maggiore impegno ed energia. Necessario èperò evitare di accumulare lo stress e per smaltirlo la meditazione è senz’altro uno strumento fondamentale. Pochi minuti di pratica quotidiana abbassano i livelli di cortisolo,l’ormone dello stress, nell’organismo e aumentano il livello di endorfine nel nostro sistema. Questo ci consente di abbattere quel senso di stanchezza costante che percepiamo quando siamo profondamente stressati e guadagnare prana, ovvero energia vitale. Molto spesso cerchiamo la vitalità fuori di noi, beviamo mille caffè, assumiamo integratori che ci possano sostenere e fornire quello sprint in più che ci manca, dimenticandoci che tutto ciò che cerchiamo fuori in realtà lo possediamo già. Dobbiamo soltanto recuperarlo e metterlo a nostra disposizione per superare anche i momenti di crisi più intensi. Tantissime tecniche meditative ci permettono di rendere più forte il nostro sistema nervoso e il nostro sistema endocrino, entrambi strettamente coinvolti nella nostra capacità di gestire lo stress e coltivare la nostra vitalità.

Per fare spazio ad abitudini positive

In quanto essere umani abbiamo la necessità di avere delle abitudini. Più o meno sane e consolidate nel tempo. Sono proprio le abitudini a fornirci quel senso di sicurezza che non ci fa sentire smarriti. A volte però, nel corso della nostra esistenza, senza neanche rendercene conto, entrano a fare parte della nostra quotidianità abitudini negative, che ci tolgono forza e potenza. Per eliminare un’abitudine che non ci fa bene, ci serve meditare. La meditazione rompe e libera reazioni e abitudini inconsce. Provateci. Scegliete una pratica meditativa e portatela avanti, quotidianamente, per almeno 40 giorni. È difficile, lo so. La vostra mente all’inizio cercherà di ingannarvi, di portarvi altrove perché le state chiedendo di abbandonare uno schema che vi tiene in una zona di comfort molto specifica. Non cedete. Che siano 3, 5, 7, 11, o addirittura 31 minuti di meditazione al giorno, fatela. E un’abitudine negativa lascerà lo spazio ad una positiva. Si verificherà un cambiamento. E sarà merito dell’impegno che avete preso con voi stessi.

Per ridurre l’emotività

Molto spesso si crede che gli yogi o chi pratica costantemente meditazione smette di provare emozioni. In realtà, sono proprio le emozioni a dare colore e sapore alla nostra vita. Eppure a volte le emozioni rischiano di travolgerci in una tempesta emotiva che ci fa sentire bloccati, o sopraffatti. La meditazione promuove la trasformazione delle emozioni in devozione e gratitudine. Andiamo oltre i suggerimenti del nostro ego e smettiamo di sentirci limitati. Meditando cominciamo a comprendere che noi non siamo le emozioni che proviamo. Possiamo osservarle, imparare a conoscerle e infine processarle, senza trasformarle in una zavorra autolimitante.

Per vivere di più e in salute

Ormai dopo decenni di studi ad affermarlo è la scienza. Con la pratica di yoga e meditazione costante possiamo modificare il nostro DNA. In particolare gli studiosi di epigenetica ci dicono che si modifica in maniera significativa l’espressione di un gene chiamato Nuclear Factor kappa B o NF-kB. È un gene molto importante perché legato all’attivazione o alla disattivazione di moltissimi altri geni responsabili dei processi infiammatori nell’organismo. Con una pratica meditativa costante questo gene diviene meno reattivo proprio nei processi di accensione dell’infiammazione. La regola d’oro, anche in questo caso, è la costanza che consente all’organismo, nel tempo, di godere di questi straordinari benefici.

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(foto di Roberta Tocco)

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