Dalla zona jonico-etnea fino al Calatino, l’emergenza maltempo ha provocato non pochi pericoli, danni e disagi, soprattutto conseguenza delle “bombe d’acqua” di un agosto metereologicamente impazzito. E così ad Aci Sant’Antonio sono dovuti intervenire addirittura i sommozzatori dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Catania per liberare due persone rimaste intrappolate nella loro auto parzialmente sommersa dall’acqua lungo una strada ad alta percorrenza nella zona nuova dell’abitato.
Nel Calatino sono tante le strade provinciali “a rischio”. Mineo, in particolar modo, è quasi isolata sul versante ragusano a causa degli allagamenti che rendono impercorribile la Sp 86 (nelle foto sopra e sotto) che si collega con la Catania-Ragusa, anche la Sp 31 (nella foto in basso) che porta all’Ospedale di Militello è difficilmente percorribile. Preoccupano le condizioni di due ponti, uno sul torrente Fiumecaldo e l’altro sulla Sp 162, in seguito alla straordinaria portata d’acqua dei torrenti in questi giorni. “Manca totalmente la manutenzione stradale, anche quella ordinaria da anni – dichiara Giuseppe Mistretta, sindaco di Mineo -, i torrenti non vengono puliti e gli alberi lungo le strade non vengono potati con la conseguenza che grossi tronchi intralciano la sede stradale e potrebbero provocare incidenti. la Sp 108 che collega Borgo Lupo, con decine di residenti e numerose aziende agricole, è intransitabile. Alcuni tratti vengono ripristinati grazie alla buona volontà degli imprenditori. Purtroppo questa situazione è la conseguenza della Riforma Delrio e, soprattutto, della falsa rivoluzione di Rosario Crocetta: le Provincie sono state sostanzialmente distrutte con conseguenze negative per i cittadini, per i servizi offerti e la manutenzione di strutture e infrastrutture, con gravi pericoli per la sicurezza della collettività “.
Lunedì scorso anche un tratto di circa un chilometro della strada che collega Aidone con Ramacca è stata chiusa dall’Anas a causa dell’esondazione del torrente Sbardalasino. Queste piogge intense e frequenti, in alcuni casi fitte grandinate) fuori stagione hanno provocato danni ingenti anche alle colture. sarebbe opportuno che gli amministratori locali provvedessero subito alla pulizia delle caditoie per evitare ulteriori danni e pericoli nei centri abitati.