CATANIA – Del “caso migranti” prima e del “caso ONG” ora ne ha fatto un argomento prioritario della sua agenda politica, compreso il filone siciliano di “Mafia capitale” che ha scoperchiato il pentolone fumante del business della solidarietà al Cara di Mineo. E proprio nel centro accoglienza richiedenti asilo (che in realtà sono appena una trenta su oltre 3.300 migranti ospitati) Matteo Salvini ha trascorso il Primo maggio. “Sono poi sempre più convinto che sia corso un chiaro tentativo di sostituzione etnica di popoli con altri popoli. Questa non è un’immigrazione emergenziale ma organizzata che tende a sostituire etnicamente il popolo italiano con altri popoli, lavoratori italiani con altri lavoratori. Ne parla anche il procuratore Zuccaro: é un’immigrazione che tende a scardinare economicamente il sistema italiano ed europeo”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini incontrando i giornalisti a Catania.
Il leader della Lega ha anche auspicato che il magistrato “non venga processato dal Csm“, che “possa andare fino in fondo nella sia operazione di verità, di pulizia e di giustizia” e che “non ci sia qualcuno che si permetta di bloccare indagini cosi delicate ed importanti”. “Gentiloni tace e per me e complice. Se Gentiloni tace sui dossier dei servizi segreti sul business dello scafismo di Stato, è complice e quindi é allucinante questo silenzio del presidente del consiglio”. “Ho dormito al Cara di Mineo, in quello che una volta era un presidio di sicurezza, che invece ora porta insicurezza a tutti i paesi del circondario”, ha detto il leader della Lega. “Abbiamo parlato con commercianti, agricoltori, mamme e papà – ha aggiunto Salvini – che sono disperati per la convivenza impossibile con queste migliaia di persone. Non ce l’ho con questi 3.300 ospiti, né con i volontari che gestiscono il posto. Ce l’ho con una politica che sta dando vita al più grande centro commerciale di carne umana di tutta Europa. Non me la prendo nè con loro nè con i gestori. Me la prendo – ha concluso il leader della Lega – con la politica complice che in Sicilia si chiama Crocetta ed Alfano. Mi domando dove siano. Indegni siciliani sia l’uno che l’altro”.