Minacce al giornalista Salvo Palazzolo dopo quelle al giudice Nicola Aiello

PALERMO – I pm della Procura nissena lo sentiranno lunedì 10 assieme al giornalista Salvo Palazzolo de La Repubblica che ieri mattina ha ricevuto una missiva indirizzata a lui al giornale in cui si intimava di “finirla cu Borgo Vecchio” e di dire a “Nicola Aiello di tenersi basso a settembre”. In autunno verrà infatti pronunciata la sentenza del processo scaturito dall’operazione Panta rei sulle cosche palermitane. Il processo si svolge in abbreviato davanti al gup Aiello.

Salvo Palazzolo, ormai da oltre vent’anni scrive di mafia e di mafiosi, tiene lezioni anche al Master sul crimine organizzato dell’Università di Pisa e di recente ha messo in scena “Le parole rubate” – scritto con il giornalista Gery Palazzotto -. Cosa accadde veramente in quei 57 giorni tra la strage di Capaci e quella di via D’Amelio?

La segreteria provinciale di Palermo dell’Associazione siciliana della Stampa, sindacato unitario dei giornalisti, esprime solidarietà al giornalista de La Repubblica Salvo Palazzolo, che ha ricevuto una lettera intimidatoria a proposito degli articoli di pubblicati sull’inchiesta alla mafia del Borgo Vecchio. “Siamo vicini a Salvo Palazzolo, cronista attento e scrupoloso, che da anni scrive di inchieste di mafia e al contempo partecipa attivamente e con passione alla vita associativa del nostro sindacato – dice il segretario provinciale Assostampa Palermo Roberto Ginex -. Siamo preoccupati ma certi che non si farà intimidire da una minaccia, gli siamo e gli saremo vicini nella sua attività professionale che da sempre è votata alla conoscenza della realtà mafiosa nelle sue più profonde sfaccettature. Ci auguriamo che l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine possano risalire all’autore di questo gesto vile che non fermerà il lavoro di Salvo Palazzolo”, conclude Ginex.

(Fonte: ilsitodisicilia.it)

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