Moda, “Mollo tutto vivo a…”

|Martina Strano|

LIPARI – «Nelle città senza mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna…» cit. Banana Yoshimoto.

Il mare, ancora di salvezza, fonte di ispirazione, equilibrio, pace e serenità, per Natalie Rossi, giovane artista palermitana, è Vita. Chiave di lettura del suo percorso artistico e professionale, ha cambiato la sua vita, indirizzandola verso la creazione del nuovo marchio di successo completamente Made in Sicily “Mollo tutto vivo a Lipari”. Un brand giovane, di tendenza, divertente e soprattutto dal grande valore poetico.

Una vita per l’arte. Da Palermo a Lipari, come si arriva all’ ”Isola dei sogni”?

«Sono di Palermo ma ho studiato all’Accademia delle belle arti di Bologna sezione pittura, quindi dal punto di vista professionale mi sono specializzata in arte contemporanea. Poi ho frequentato il biennio specialistico in design dell’oggetto, quindi ho una formazione sia artistica che progettuale. Già ai tempi dell’università avevo creato una mia collezione, una linea di collane realizzate con tessuti che richiamano la tradizione siciliana o la Sicilia più in generale, ad esempio i tessuti delle sdraio del mare. Era una linea di pezzi unici particolarmente innovativa. Ho anche insegnato presso un ente di formazione professionale e tenevo dei laboratori d’arte.
Ho sempre amato le Isole Eolie, probabilmente per il mio legame profondo e viscerale con il mare. Un po’ come tutti, solo che per me è qualcosa di davvero forte. Al mare e alla sua simbologia ho anche dedicato la mia tesi; inoltre nel corso della mia carriera, sono tantissimi i quadri e le installazioni dedicate all’acqua. La scelta di vivere in un’isola, o meglio, di rifugiarmi in un’isola, l’ho sempre avuta. Dopo varie vicissitudini personali, ho deciso di fare questa scommessa con me stessa. Ho proprio pensato “Mollo tutto e vivo a Lipari”, e così ho fatto. Ho iniziato con una piccola bottega d’arte dove realizzavo piccoli quadri.  Questo slogan, questa frase, era  però rimasta nella mia testa e ho pensato così di iniziare a dipingerla su borse e magliette. Nel corso dell’estate 2014, queste magliette hanno avuto un grandissimo successo inaspettato. Da qui nasce la progettazione del marchio, la nuova bottega sul Corso Vittorio Emanuele e l’ampliamento dei prodotti, come ad esempio cappelli di paglia e coppole.»

Sono tutti prodotti hand-made?

«La maggior parte si. Ho anche una linea di restyling di t-shirt che accompagna le t-shirt basic. È un brand che nasce da un’artista quindi ha sempre qualcosa di artigianale. Anche il font della scritta è mio. Ogni prodotto è pensato come una vere e proprie opera d’arte.»

Dove viene venduto il brand?

«Abbiamo un progetto di sviluppo del brand. Abbiamo un punto vendita ad Ortigia, uno a Panarea e da quest’anno anche a vulcano. La forza di questo marchio è che non ha limiti pur mantenendo comunque una sua unicità.
Il concetto è “mollo tutto per vivere nel luogo dei sogni”che chiaramente può essere ovunque nel mondo. Per me si tratta sempre di località “poetiche”.
Quelli che io definisco i “luoghi dell’anima”. I prodotti sono acquistabili anche grazie a un e-commerce.»

Quante e quali difficoltà ha incontrato nella realizzazione del suo progetto?

«In Sicilia sono tante le difficoltà che un imprenditore che intende lanciare un brand o un’attività in generale deve affrontare. In Sicilia tutto procede lentamente. Credo di non esagerare quando dico che il fatto di essere una donna abbia influito. Ancora la donna imprenditrice viene presa poco sul serio. E ho percepito poca volontà nel voler aiutare i giovani imprenditori. Piuttosto si tende ad ostacolare. Inoltre il mio è un settore complesso. Un settore al quale si tende a dare poca fiducia, poco valore. Non c’è molto spazio per l’arte, considerata più un hobby e meno un lavoro. D’altra parte ho ricevuto anche tante soddisfazioni e riconoscimenti sia dall’isola e dai suoi abitanti che dai turisti.»

Chi vive su un’isola appartiene al mare. Quanto è forte questo legame?

«Quando vivevo fuori ne sentivo terribilmente la mancanza. Sono di Palermo e per noi siciliani il mare è casa. Ci rende positivi, ci dà forza. Vivere fuori con quest’assenza è pesante. Si sente l’esigenza anche solo di “andarLo a vedere”.

Quanto la sua vita è stata condizionata dall’arte?

«L’arte è parte di me. Sono nata così. Era il mio interesse primario sin da bambina. Ricordo ancora l’emozione che provavo quando mi regalavano dei colori. Era qualcosa dalla quale non potevo allontanarmi. Tutte le mie scelte di vita sono collegate all’arte. E in questo mi sento fortunata, una privilegiata perché ho seguito il mio percorso.
Ho anche un’associazione culturale ZONARTE  e organizzo dei corsi d’arte per i bambini. Io credo tantissimo nel potere dell’arte e nella sua capacità di aprire la mente. Cerco di divulgare questo messaggio quanto il più possibile. Sono contenta di stimolare i bambini e dare loro la possibilità di entrare in contatto con questo mondo che non ha grande spazio all’interno della scuola pubblica. »

Lo slogan è accompagnato da una barchetta. Qual è il suo valore simbolico?

«Nel giugno del 2014, quando mi sono trasferita a Lipari, un po’ per omaggiare l’isola in maniera simbolica, ho dato vita a una vera e propria performance a Marina Corta. Ho portato tantissime barchette di carta e ho invitato i pescatori, i turisti, chi si trovava lì in quel momento, a scrivere su di esse una frase, un pensiero, una poesia da dedicare al mare. Queste barchette di carta galleggiavano sul mare al tramonto. É stato un momento molto toccante. I pescatori mi hanno poi raccontato di un loro ricordo personale: da piccoli, infatti, quando avevano a disposizione i primi espositori di latta dei gelati, realizzavano queste barchette da far galleggiare sul mare. Ecco la vera magia dell’arte: ha la capacità di far emergere ricordi, emozioni. Ecco il valore simbolico del marchio e del suo logo.»

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