Motta calcio, buona la prima


 
 
 
 

MOTTA S. ANASTASIA – Volge al termine, con la chiusura del campionato di Terza Categoria e con la fase finale delle attività della scuola calcio, il primo anno di vita del Motta. Un percorso che ha già visto l’Associazione Sportiva raggiungere diversi importanti traguardi: dall’exploit della scuola calcio, con tanti bambini che hanno potuto socializzare, divertirsi e giocare a pallone sotto gli occhi attenti del responsabile Antonio Tomaselli e degli istruttori alla promozione della Prima Squadra allenata da Nino Santagati in Seconda Categoria, passando in particolare per il filo diretto che la società ha costruito con la gente del paese. La dirigenza, capitanata dal presidente Giuseppe Pistone ha cercato di gettare le basi per un futuro prospero per la cittadina mottese, importante avvicinare la gente appassionata di sport per una realtà come questa che fa della comunione con il paese un asse portante della propria attività.

Numeri importanti, con quasi 100 piccoli iscritti e con un team di lavoro valido, oltre ad una squadra agguerrita che ha cercato e ottenuto un primo bel salto di categoria. Insomma, la voglia di crescere come fulcro dello sport e modello del Motta Calcio, il cui seguito tra gli spalti del Comunale, e non solo, ma anche sui canali social, in particolare Facebook, è cresciuto vertiginosamente nel corso dei mesi.

“A nome di tutta l’Associazione ringraziamo la gente che ci ha sostenuto e che continuerà certamente anche negli anni a venire -ha dichiarato un emozionato presidente Pippo Pistone-. E’ stato un anno emozionante, non ancora concluso… e la verità è che non ci fermeremo neanche un secondo per rifiatare, perché siamo già nel vivo per la programmazione della stagione che verrà. Inoltre non mancheranno le attività anche nel corso dell’estate, soprattutto per i più piccoli… Ci sarà da divertirsi, non siamo ovviamente sazi, anzi… lotteremo sempre per fare qualcosa in più, come credo sia giusto quando si propone un servizio che non è fine a se stesso, ma che si pone uno scopo più grande, quello di formare…”

 

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *