Navalny e Putin: il Cremlino trema

Navalny e Putin: il Cremlino trema

di Carlotta Costanzo

La scorsa estate è stata caratterizzata anche dall’importante trionfo, ottenuto da Vladimir Putin, in seguito alla conclusione della votazione circa le modifiche della costituzione russa, le quali permetteranno al Presidente di rimanere in carica fino al 2036. Con questa vittoria si è chiuso quindi il primo ventennio del suo regime e si è aperta una nuova fase che, secondo l’Istituto Affari Internazionali, è segnata da grande incertezza politica. Nonostante l’ottenuta riforma, la maggioranza putiniana pare sia stata messa all’angolo, in quanto la mossa della “votazione nazionale eccezionale” per un verso non è risultata gradita dagli alleati occidentali e per l’altro ha contribuito a scaldare ancora di più gli animi dei suoi oppositori politici, che vedono in Alexei Navalny la loro maggiore espressione. 

L’avvocato, leader dell’opposizione, dà filo da torcere al presidente ormai da 10 anni. Dal 2011, Navalny è riuscito a mettere in crisi la politica del Paese, togliendo il velo sulle numerose appropriazioni illecite di denaro per mano di alcuni esponenti del governo. La retorica di Navalny è fortemente nazionalista, utilizzando la lotta alla corruzione politica come antidoto al tracollo del Paese. Le autorità hanno cercato di censurare il blog in cui l’avvocato ha pubblicato le malefatte del governo, ma senza successo, poiché le denunce, in esso contenute, avevano già fatto il giro del Paese. 

Di certo la paura della maggioranza di governo russo è palpabile. Nel 2015 l’agenzia di controllo internet russa ha fatto richiesta a Facebook per chiudere la pagina di una manifestazione pro-Navalny, ma i colossi del web (Facebook, Google e Twitter) non l’hanno accolta integralmente. Di conseguenza, visti gli scarsi esiti dei tentativi di censura, il governo ha deciso di intervenire più significativamente. Alexei Navalny è stato ripetutamente arrestato con l’accusa di essere il promotore o di aver partecipato a proteste non autorizzate. Infatti, alle lesioni delle libertà politiche sono seguite le lesioni fisiche, e più in dettaglio: nel 2017, Navalny venne reso cieco da un occhio per mano di un attivista pro-Putin; nel 2019, fu vittima di un presunto avvelenamento in carcere; nell’agosto 2020, venne avvelenato da Novichok (ritenuto uno degli agenti nervini più letali, utilizzato in passato dai servizi segreti russi per uccidere un ex agente del KGB); infine nel 2021, è stato nuovamente arrestato a Mosca, dopo essere tornato dalla Germania, dove ha ricevuto dei trattamenti specialistici anti-avvelenamento.

Nel frattempo, i suoi sostenitori hanno cominciato ad organizzare numerose proteste in tutto il Paese, mobilitandosi tramite i social network e inondando poi le piazze. Il governo autoritario di Putin aveva avvertito immediatamente i manifestanti che ogni forma di protesta non autorizzata dal governo sarebbe stata combattuta con la forza. Le forze dell’ordine, infatti, hanno eseguito prontamente, arrivando ad arrestare circa 3.324 manifestanti (riporta ilPost). L’oppositore di Putin fa tremare il Cremlino tanto che, afferma Money.it, gli analisti lo ritengono capace di influenzare la rielezione di Putin nel 2024

Perché la situazione Russa dovrebbe interessare noi europei? Aldilà del fatto che è comunemente nota la loro mancanza di rispetto dei diritti umani, è da porre in evidenza che la Russia continua a giocare un ruolo fondamentale all’interno dell’economia europea. Infatti, la Germania continua a stringere accordi per un nuovo gasdotto (il Nord Stream 2), l’Italia riceve oltre il 40% del proprio gas naturale dallo stesso Paese e la Francia permette alla Russia di mettere i Balcani sotto la sua influenza. La Russia, d’altronde, ha sempre preferito procedere tramite accordi bilaterali con i singoli Paesi membri dell’Unione, puntando tutto sulla politica energetica. 

Navalny and Putin: the Kremlin trembles

Last summer was characterized by the important triumph, obtained by Vladimir Putin, over the Russian constitutional amendments, which allowed Russian President to hold his office until 2036. This victory closed the first twenty years of his regime and opened a new phase which, according to the Istituto Affari Internazionali, is marked by sharp political uncertainty. Despite the reform was obtained, Putin majority has been marginalized since the “exceptional national election”, from the one hand, has not been appreciated by his western allies and, from the other, it contributed to heat his political opponents, which saw in Alexei Navalny their higher expression.

The lawyer, who is the opposition leader, gives the President a run for 10 years. From 2011, Navalny put the country’s politics into crisis, showing all money illegal appropriation made by some government members. Navalny’s rhetoric is sharply nationalist, using the fight against political corruption as a remedy against Russian collapse. Authorities tried to censor his blog where he published the government’s misdeeds, without success, since the published complaints were already spreading all around the country. 

Surely, Russian governmental majority’s worry is tangible. In 2015, Russian internet control agency asked Facebook for closing pro-Navalny demonstration’s page, but the internet giants (Facebook, Google and Twitter) did not accept it completely. As a consequence, given the missing attempts of censorship, the government decided to act more significantly. Alexei Navalny has been repeatedly arrested being accused of participating and promoting unauthorized protests. Therefore, to the freedom of expression’s violations followed physical injuries, specifically: in 2017, Navalny was made blind in one eye by a pro-Putin activist; in 2019, he was victim of an alleged poisoning while he was in jail; in august 2020, he was poisoned by Novichok (considered as one of the deadliest nerve agents, used by the Russian intelligence to kill an ex-KGB); finally, in 2021, Navalny has been arrested in Moscow, again, just after he was coming back from Germany, where he received specialized anti-poisoning treatments. 

 In the meantime, his supporters started organizing many demonstrations all over the country, mobilizing through social networks and, then, flooding squares. Putin’s authoritarian regime had immediately warned demonstrators that each kind of unauthorized demonstration would have been fought by force. Security forces, indeed, soon arrested almost 3.324 protesters (shows IlPost). Putin’s opponent makes the Kremlin tremble so much that, argues Money.it, analysts trust him to influence Putin’s re-election in 2024

Why Russian situation should interest Europeans? Beside the fact that Russian human rights violations are widely known, it is necessary to highlight that Russia continues to play a fundamental role in the European economic order. Indeed, Germany continues making agreements for the new gas pipeline (the North Stream 2), Moscow provides Italy more than 40% of natural gas and France allows Russia to put the Balkans under its umbrella. Russia, moreover, has always preferred proceeding through bilateral agreements with single EU Member States, betting on its energy policy.

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