Non prendete quella circonvallazione


| Daniele Lo Porto |  

CATANIA – Due ore il tempo per percorrere la circonvallazione di Catania da Nesima a via Vincenzo Giuffrida, appena un’ora dalla rotatoria di San Nullo al Tondo Gioeni, circa venti minuti per effettuare  quest’ultima  rotatoria. L’inizio dei lavori ieri per la realizzazione della fontana ha creato situazioni di caos e disperazione, di vera e propria anarchia con automobilisti che cercavano di farsi largo in tutti i modi e le motociclette che invadevano i marciapiedi mettendo a rischio i pedoni. Il tutto provocato dal restringimento di una carreggiata transennata per consentire agli operai di lavorare con una certa sicurezza. Sono, infatti, partite le opere volte dal Comune di Catania per realizzare una artistica cascata d’acqua che sostanzialmente ripeterà cioè che si verifica ogni qualvolta si verifica una pioggia abbondante e la mancanza della rampa del ponte, abbattuto quattro anni fa, provoca la (in)naturale Cascata del Gioeni. naturalmente con i lavori l’effetto d’acqua sarà controllato, si spera, e regimentato.

L’inizio dei lavori di lunedì ha colto tutta la città impreparata e il traffico in un’area nevralgica della circonvallazione è letteralmente impazzito, complicando ulteriormente cronica e difficile situazione dovuta, appunto, all’abbattimento del ponte che consentiva una migliore distribuzione del flusso veicolare. Ponte sostituito con una rotatoria assurda dove si incrociano automezzi pesanti, autovetture e due ruote spesso costrette a “tagliare” quattro corsie ed a incrociarsi nello spazio di pochi metri. Una rotatoria che anzicchè favorire la circolazione la complica in alcune fasce orarie e in altre la paralizza completamente.

Con questa situazione l’unica raccomandazione da fare è di evitare il più possibile il “buco nero” del Gioeni e trovare percorsi alternativi per entrare e uscire in città, ma anche il semplice attraversamento della circonvallazione da ovest ad est nelle ore di punta.

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