Nuovo successo per la Compagnia teatrale Jonica

Nuovo successo per la Compagnia teatrale Jonica

GIARRE – Applausi a scena aperta e commozione palpabile negli occhi degli spettatori per “Scuru”, messo in scena in doppia rappresentazione sabato 1 e domenica 2 aprile dalla Compagnia teatrale Jonica, per la regia di Pietro Redi, nel teatro Garibaldi di Giarre.
La commedia drammatica di Nino Martoglio ,in tre atti , ha avuto come grande protagonista Pippo Lo Cicero, perfettamente calato nella parte dello zu Masi Latinu, un sensale diventato cieco , la cui disabilità interpreta in modo naturale e lasciando trasparire tutta la sofferenza che da essa ne deriva, ccudito da due figli che lo adorano, Ninu e Rosa. Nino è il bravissimo Salvo Di Franca , che ha fatto suo il personaggio interpretato) anche lui sensale, molto legato al padre, tanto da diventare per questi la luce dei suoi occhi, ma anche lui poi condannato a vivere al buio dall’amara esperienza della guerra. Rosa, interpretata in modo intenso da una convincente Simona Panarello, rende la sua sofferenza in modo davvero intenso. Tutto, all’inizio, sembra procedere bene in un quadretto di vita semplice, tra il lavoro e il tempo libero passato con gli amici a giocare. La giovane e innamorata Rosa sogna di poter sposare il suo amore, il tipografo Decu Mantera (Salvo Maccarone) che si cimenta anche in una dolce serenata), ma il momento storico è quello della seconda guerra mondiale ed ecco il colpo di scena che porterà il buio nelle loro vite , arriverà qualcosa che stravolgerà la tranquillità della famiglia. Nino, richiamato in guerra, infatti, dovrà partire il giorno seguente e quindi sarà costretto a lasciare il padre “al buio”. Rosa non solo dovrà gestire la casa, ma dovrà anche prendere il suo posto, diventando i suoi occhi.
La famiglia è confortata e animata da una pletora di amici disponibili e gentili, con i quali condivide la tristezza di un padre il cui figlio va in guerra, ma che condividono pure il desiderio di partecipare ad un evento così importante per servire la patria.

Ci vorrà un anno prima che Nino torni a casa, per sempre, perché un destino tragico ha voluto che anche lui diventasse cieco. A questo punto, nonostante gli sforzi, purtroppo vani, la vita della famiglia procede in modo tragico e anche la giovane innamorata sorella di Nino, Rosa , dovrà sacrificarsi, rinunciando dolorosamente ai suoi progetti matrimoniali. È anche per lei si spegne la luce. Straordinariamente intensa la resa scenica del momento in cui il padre scopre di essere unito alla stessa sorte del figlio. Una chiusura che scatena, nella intensa commozione, l’applauso “liberatorio” del pubblico.
Il cast si completa con la partecipazione di: Liliana Bonomi in un’intensa ‘Gnâ Tudda Tudiscu, Gioacchino Santitto nei panni dello zu Paulu Scaruta, Simone Coco diventa don Cuncettu Sciabulidda, mentre Salvatrice Amelio è za’ Tana La Massarita; Marco Silvestro veste i panni di Peppi Fasolo, Nella Casabella interpreta Sara La Biffa, Arianna Galeano è Minica stuppagghieddu, mentre Dario Lo Giudice è Turi Manitta.
Ha spiegato il regista e attore Pietro Redi: “Nel verismo di questo dramma si notano pregi e difetti, egoismo e altruismo dei personaggi, ma trionfa il buonismo della piccola Rosa. Lei che rinuncerà alla vita, all’amore per dedicarsi al padre e al fratello ciechi. È il dramma della solitudine, degli eterni incompresi. Rosa, in un certo senso, sarà condannata alla tenebre. Tutti uniti dalla stessa, unica sorte: u scuru!”.
L’appuntamento è con la commedia “Falsari si nasce” di Aldo Mangiù, per la regia dello stesso Mangiù, in doppia rappresentazione sabato 6 e domenica 7 maggio, alle ore 17.30.

Mario Pafumi

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