Omicidio Giordana, sono trascorsi quattro anni. Vera Squatrito: "Cara figlia ti scrivo..."

Omicidio Giordana, sono trascorsi quattro anni. Vera Squatrito: "Cara figlia ti scrivo..."

di Katya Maugeri

NICOLOSI – Sono trascorsi quattro anni da quelle atroci quarantotto coltellate che bruciano sulla pelle di Vera Squatrito, madre della giovanissima Giordana Di Stefano, uccisa il il 6 ottobre del 2015 dall’ex compagno Luca Priolo il giorno prima dell’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio relativa alla denuncia per stalking. Priolo dovrà scontare una pena di trent’anni per aver ucciso la ventenne.

Ricordiamo il coraggio di una giovane madre, donna alla quale è stata sottratta barbaramente la vita lasciando vuoto e sofferenza. Lasciamo che siano le parole di Vera a scaldare il cuore di chi l’amava e non smette di farlo, nonostante la rabbia, il dolore e la rassegnazione.

“Vent’anni di te Anima mia.
Sei una come un uragano: forte e piena di vita, occhi grandi e una voce stridente che mi ha fatto pensare a una cantante lirica in concerto.
Sei cresciuta così fiera, sorridente, spiritosa e sempre pronta a vivere la tua vita a testa alta inseguendo i tuoi sogni e la tua libertà. Sei diventata madre a soli sedici anni e hai dato alla nostra famiglia la gioia più grande. Eri una piccola grande donna, una madre raggiante e premurosa che ha voluto la sua bambina a tutti i costi lottando contro i pregiudizi della gente e con chi ti ha uccisa senza pietà.
Mi hai donato gli anni più belli, ho vissuto ogni cosa di te intensamente: la tua danza, i tuoi sorrisi, tante emozioni e complicità, ma soprattutto tantissimo amore puro. Grazie per essere stata una figlia meravigliosa e per tutto quello che mi hai lasciato, tanti scritti che saranno la tua voce in questa terra maledetta che porterò sempre con me per ricordare che l’amore è vita e non è morte.
Sono trascorsi quattro maledetti anni. Quattro. Il buio, l’angoscia e la mia profonda disperazione: 48 coltellate che porto con me ogni giorno.
So per certo che tu sarai sempre accanto a noi, sei il nostro angelo custode e ti chiedo di aiutarmi a crescere Asia, il frutto del tuo unico amore e dammi sempre la forza di lottare per te è per tutte le donne. Aiuta Erika in questa vita maledetta rendila sempre più forte e proteggi Leonardo.
Mai avrei pensato di dover seppellire la mia bambina, ma se questa è la mia missione di vita seguirò sempre la tua luce e andrò avanti senza fermarmi mai. Non posso fare nulla per farti tornare da noi,
ma posso restituiti la dignità che ingiustamente ti hanno strappato e il rispetto che tanti non ti hanno dato.
Sei tornata dentro di me e stavolta non per nove mesi ma per tutta la mia vita.
Manchi, figlia mia”.

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