Al palazzo di giustizia videosorveglianza guasta e mafiosi indisturbati

CALTANISSETTA – “Ho appreso dalla stampa che durante le festività pasquali qualcuno ha fatto irruzione all’interno della stanza del procuratore aggiunto Lia Sava, uno dei vice del procuratore capo Amedeo Bertone, presso il Tribunale di Caltanissetta – dice il Senatore di Si (Sinistra Italiana) Francesco Campanella che  insieme al collega Bocchino ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri Dell’Iterno e della Giustizia – dai primi accertamenti, oltre alla messa a soqquadro dell’ufficio, risultava che il computer de vice procuratore fosse stato acceso. La polizia scientifica intano ha effettuato verifiche anche nell’ufficio del sostituto procuratore Stefano Luciani, che con Lia Sava coordina le indagini sul leader di Confindustria, Antonello Montante, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.

Nell’ufficio del vice procuratore Lia Sava vengono condotte indagini delicatissime, sui possibili complici esterni di Cosa nostra nelle stragi Falcone e Borsellino, ma anche sulla gestione dei beni confiscati. Durante le indagini svolte dai poliziotti è risultato impossibile recuperare le immagini delle telecamere che dovrebbero sorvegliare gli ingressi della procura perché non funzionanti.

“Vorrei sapere se i Ministri a cui rivolgo l’interrogazione – aggiunge Campanella – sono a conoscenza dei fatti esposti e, soprattutto, quali iniziative intendano adottare per intervenire sul problema della sicurezza in un presidio di magistrati che lavorano in prima linea, che però non sembra essere protetto adeguatamente all’interno del Palazzo di giustizia di Caltanissetta”.

 

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