Palermo, giornata in memoria delle vittime dello Stato, di abusi in divisa ed errori giudiziari: "la ricerca della verità non si fermerà mai"

Palermo, giornata in memoria delle vittime dello Stato, di abusi in divisa ed errori giudiziari: "la ricerca della verità non si fermerà mai"

PALERMO – «Poco più di un anno fa Samuele ci ha lasciati. Si è ucciso al Pagliarelli e mi chiedo come è potuto mai accadere questo. Lui così gigante, ma tanto fragile. Abbiamo bisogno di chiarezza sui fatti accaduti, abbiamo bisogno di verità e giustizia . A noi è toccato perderlo a loro tocca farsi carico delle proprie responsabilità», la sorella di Samuele Bua insieme alla famiglia non si arrende e oggi erano presenti a Palermo davanti al tribunale nella giornata in memoria delle vittime dello Stato, di abusi in divisa ed errori giudiziari. E continua «Eravamo lì: noi famiglie che abbiamo perso i nostri cari che si trovavano in custodia dello Stato, ci troviamo davanti ai tribunali per sensibilizzare la coscienza e conoscenza dei cittadini italiani. Ci uniamo perché mentre il tempo scorre le nostre vite si sono fermate insieme ai nostri cari, ma la ricerca della verità non si fermerà mai». Accanto a loro il presidente di Antigone Sicilia, Pino Apprendi, «ho manifestato con la mia presenza una costante solidarietà. Perché la storia di Samuele non venga dimenticata: ventinovenne suicidatosi secondo l’autopsia, il 4 novembre del 2018, in una cella d’isolamento al Pagliarelli a Palermo».

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *