Palermo non può restare sventrata


 
 
 
 

PALERMO –“Il cantiere dell‘anello ferroviario deve andare avanti, però è necessario che il governo nazionale nomini in tempi ravvicinati il commissario straordinario della Tecnis”. E’ questo quello che Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno chiesto ieri nell’incontro in Prefettura dopo il sit-in di protesta dei lavoratori che si è svolto in mattinata via Cavour. “Non si devono interrompere i lavori. La rescissione del contratto – aggiungono i segretari di Cgil, Cisl e Uil Enzo Campo, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, congiuntamente ai Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra, per Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, in risposta all’amministrazione comunale – causerebbe il blocco del cantiere per tanti anni, perché riappaltare un’opera edile è molto complesso, e soprattutto la città resterebbe sventrata e le aree di cantiere impraticabili. Il governo deve accelerare la nomina del commissario straordinario, perché in ambito commissariale si possono trovare soluzioni per dare continuità e accelerare la definizione dell’opera. Noi chiediamo che l’opera continui. Esiste almeno questa strada, la nomina di un commissario straordinario, per assicurare la prosecuzione del cantiere. L’opera lasciata a metà avrebbe un effetto devastante per la città e per l’occupazione, si aggraverebbe l’impatto negativo”.

Per quanto riguarda il pagamento delle spettanze ai lavoratori di Palermo, in arretrato di 4 mensilità, i sindacati chiedono di vincolare le somme degli incassi del cantiere palermitano dell’anello ferroviario ai pagamenti delle retribuzioni. “Nell’immediato, per consentire che il cantiere vada avanti, così come sono state trovate soluzioni per pagare i fornitori abbiamo chiesto al prefetto di trovare una soluzione anche per i lavoratori, con il pagamento diretto delle retribuzioni arretrate”.

Domani gli edili della Tecnis partecipano allo sciopero nazionale dell’edilizia e saranno alla manifestazione in piazza Indipendenza. “Abbiamo Chiesto un tavolo istituzionale con Rfi, Comune e Tecnis – aggiungono nella nota Cgil, Cisl e Uil, Feneal Filca e Fillea – La Prefettura si è riservata di dare una risposta. In attesa oggi ci saranno altre 8 ore di sciopero da parte della Tecnis”.

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