Papa Francesco a Palermo: attesi 80mila fedeli

PALERMO – “Padre Pino Puglisi è stato ucciso ‘in odium fidei’ da mano mafiosa, la Chiesa ne ha fatto un beato martire, e quindi la mafia è intrinsecamente antievangelica. Il Papa verrà a dire ai mafiosi ‘convertitevi’ perché per loro c’è una scomunica di fatto e ogni mafioso saprà di essere escluso perché non cammina sulle orme del Vangelo”, ha spiegato l’arcivescovo Corrado Lorefice presentando la visita a Palermo del Pontefice in programma sabato 15 settembre, che nei giorni scorsi ha avuto una visita privata con il Papa in vista dell’appuntamento nel capoluogo siciliano.

Inoltre, ha sottolineato che “un cristiano non uccide, non fa diventare dolo il denaro e il profitto. Anche ai mafiosi arriverà l’annunzio evangelico e convertirsi significa cambiare lo stile di vita”. “Papa Francesco, che arriva in questo giorno particolare, come fratello a incontrare una chiesa sorella, viene come pellegrino a visitare i luoghi del martirio di un testimone che ha pagato con il sangue il suo impegno per la Chiesa e viene a Palermo – ha aggiunto Lorefice – perché questa città è feconda di martiri della giustizia e della fede. Il Papa indica una strada alla nostra chiesa e alle chiese di Sicilia e ci viene a confermare la testimonianza di un percorso essenziale per la convivenza umana che è quello della pace e della giustizia”.

Per la visita di papa Francesco a Palermo, sono previsti 80 mila fedeli provenienti da tutta la Sicilia, dalla Calabria e da altre regioni d’Italia, oltre 500 pullman, 40 vescovi, 700 sacerdoti, 250 cantori, 200 seminaristi, 4.500 giovani presenti a piazza Politeama, 350 giornalisti accreditati. I dati sono stati forniti nella conferenza stampa con l’arcivescovo Corrado Lorefice.  I pullman non accreditati andranno nel parcheggio Basile, i fedeli a conclusione della messa del Papa potranno prendere il bus navetta gratuito verso via Basile. Un altro parcheggio bus è quello del centro commerciale Forum di Brancaccio.

I parcheggi auto previsti sono al centro commerciale Forum, dove sarà possibile prendere il bus navetta gratuito o il tram al costo di 1,40 euro fino alla stazione, e ancora in via Basile e via degli Emiri alla Zisa, con bus navetta gratuito.

Ai fedeli che parteciperanno alla messa del Pontefice, sabato prossimo alle 11,15 al Foro Italico di Palermo, sarà distribuito un libretto stampato in 50 mila copie. “Servirà per seguire la celebrazione eucaristica – ha spiegato Lorefice – e per conservare un ricordo della giornata con il Papa. Non dimentichiamo che il 15 settembre è la commemorazione della Madonna addolorata e quindi il libretto sarà corredato da diverse fotografie e da una copertina, che riprende un’opera di Ugo Attardi, realizzata nel 1976 ed esposta in occasione di una mostra di arte sacra voluta e promossa dal cardinale Salvatore Pappalardo: la Madonna Nera”.

Lorefice ha aggiunto: ”Una donna africana che porta con una tenerezza unica il suo bambino in braccio. Il dipinto, che vinse la mostra, è conservato nel Museo diocesano e allora venne realizzato per porre l’attenzione sui temi della povertà e del Terzo mondo. E’ una immagine che conserva la tenerezza della madre e la compassione della pietà”.

Un crocifisso, alto 4 metri e 60 cm e del peso di circa 4 quintali e mezzo, realizzato in legno con i resti delle barche dei migranti sarà collocato sul palco di piazza Politeama dove sabato alle 17 è previsto l’incontro di Papa Francesco con gli oltre 4.500 giovani che arriveranno da tutta la Sicilia.

Un simbolo che testimonia quanto la questione dei migranti stia molto a cuore sia all’arcivescovo Lorefice sia allo stesso papa Francesco. Il crocifisso è un’opera dell’artista Elia Li Gioi, che verrà donata alla Missione Speranza e carità di Biagio Conte, che ospiterà il Papa per un pranzo con i poveri e con alcuni detenuti provenienti dalle carceri Ucciardone, Pagliarelli e dall’istituto per minori Malaspina di Palermo.

Il crocifisso che sarà collocato in sospensione sull’altare del Foro Italico è del 1600 e appartiene alla collezione di opere del Museo Diocesano di Palermo. Sempre sull’altare sarà sistemata la statua della Madonna dei sette dolori, l’Addolorata, che di solito si trova nella chiesa dei Santissimi 40 Martiri alla Guilla. Infine, l’altare sarà realizzato in legno e davanti avrà un paliotto di velluto lavorato del XVII secolo preso in prestito dal tesoro della Cattedrale.

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