Daniele Lo Porto
Angelino Cunsolo lascia di se un bel ricordo, il ricordo di una bella persona, gentile e profumata nel modo di essere, con la semplicità e l’educazione che ne contraddistingueva la figura di uomo d’altri tempi e non solo per l’età. Si è spento a novanta anni nella sua Paternò, dalla quale si era trasferito dalla vicina Biancavilla. Una vita dedicata a tanti amori: la famiglia, l’insegnamento, il giornalismo, la cultura. Ha avuto la capacità rara, di fare tante cose e tutte bene, con passione e competenza. Lunghissimi anni di corrispondenza con La Sicilia, fondatore e direttore de La gazzetta dell’Etna, giornale di provincia, ma non provinciale. Mi chiedeva contenuti con sollecita attenzione, qualche volta anche miei scritti originali, negli anni in cui ero all’ufficio stampa della Provincia. Sempre attento e misurato, puntuale e disponibile. Poi, con l’età, aveva deciso di riposarsi, di non fare più la spola casa-tipografia e di non penare più dietro collaboratori non sempre puntuali. Per noi scompare una figura alla quale volevamo bene, quasi una persona di famiglia, uno zio alla lontana che ci sorprendeva con gesti semplici e di genuina simpatia, come quel bottiglione di vino bianco regalato proprio in questi giorni, tanti anni fa. Grazie, Angelino: spero di poter lasciare quando sarà quel patrimonio di affetto che scalderà la tua famiglia, a cominciare da Rosario. Un abbraccio affettuoso a tutti coloro che ti saluteranno oggi, alle 15,00, nella Chiesa di Santa Barbara, a Paternò.