"Pensare oltre le frontiere", tema del 25° Congresso Mondiale di Filosofia

"Pensare oltre le frontiere", tema del 25° Congresso Mondiale di Filosofia

ROMA – Lunedì scorso, presso l’Aula Organi collegiali della Sapienza, l’International Federation of Philosophical Societies, la Società Filosofica Italiana e Sapienza Università di Roma hanno firmato l’accordo che dà ufficialmente avvio all’organizzazione del 25° Congresso Mondiale di Filosofia (WCP), dedicato al tema “Pensare oltre le frontiere”. Dopo Bologna nel 1911, Napoli nel 1924 e Venezia nel 1958, sarà Roma a ospitare nel luglio 2024 la fase finale del Congresso Mondiale di Filosofia, che nei prossimi anni sarà preceduto da una serie di incontri, seminari ed eventi preparatori, che proietteranno le forze culturali e accademiche del nostro paese al centro del dibattito filosofico (e non solo) internazionale.
Si tratta di un risultato importante per l’Italia, per la Società Filosofica Italiana – tra le più antiche istituzioni filosofiche italiane, fondata nel 1906 proprio per promuove il dibattito filosofico e difendere l’insegnamento della filosofia – e per la Sapienza, che ancora una volta si conferma luogo privilegiato in cui custodire e alimentare la riflessione intellettuale e il pensiero critico, a partire dallo studio della tradizione classica come conferma il primato recentemente conquistato nell’area umanistica nel QS Ranking 2021, dove si è collocata al 1° posto in Classics & Ancient History.
Il Congresso Mondiale di Filosofia costituisce il principale momento di incontro tra le comunità accademiche e intellettuali del mondo intero, che si riuniscono ogni cinque anni in un paese diverso per rafforzare le relazioni professionali, promuovere l’educazione filosofica e offrire un contributo rispetto alle grandi questioni e sfide del proprio tempo. Per queste ragioni l’aspettativa che suscita su scala internazionale è straordinaria: la partecipazione agli ultimi Congressi (Atene 2013 e Pechino 2018) ha superato i 4,000 iscritti provenienti da oltre
120 paesi.
Dal primo congresso del 1900 che si tenne a Parigi in occasione dell’Esposizione universale, è la prima volta, in 125 anni, che il Congresso si svolge a Roma – la quarta volta per il nostro Paese, caso unico al mondo – segno evidente del riconoscimento da parte della comunità filosofica internazionale dell’importanza del contributo che l’Italia ha dato e può dare all’interno del dibattito filosofico globale. All’origine di quest’impegno è l’esigenza di
avviare una riflessione pubblica sull’avvenire delle nostre società, particolarmente urgente in questo momento, confrontandosi allo stesso tempo con gli sviluppi più recenti delle ricerche filosofiche condotte nelle diverse aree del pianeta.
In quest’ottica, a luglio 2024, per un’intera settimana, sotto l’ambito generale “Pensare oltre le frontiere”, si affronteranno temi legati alle relazioni interculturali, alle questioni di genere, alle forme di organizzazione politica e alle diseguaglianze sociali, ai temi ambientali e bioetici, ai diritti, all’Agenda ONU 2030 e alle modalità di sviluppo sostenibile. Il Congresso rappresenta un formidabile volano di ripresa e di costruttivo confronto
intellettuale, di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, non che di sviluppo economico. La sua capacità di attrazione offre all’Italia la possibilità di rafforzare la propria presenza accademica e scientifica internazionale, collocandosi al centro di una riflessione globale sulle prospettive culturali, sociali ed economiche del mondo contemporaneo.
In occasione del Congresso, migliaia di intellettuali e accademici del mondo intero si riuniranno a Roma. Si tratterà quindi di un grande momento pubblico di riflessione, elaborazione e proposte sulle prospettive presenti e future delle nostre società. Nelle sue fasi preparatorie, esso permetterà di aggregare l’insieme delle forze intellettuali, scientifiche, accademiche del nostro paese, a cui si uniranno voci e figure del mondo dell’economia, dell’informazione, delle imprese e delle istituzioni, in un processo di avvicinamento al Congresso che vuol essere al servizio dell’esigenza, complessa ma sempre più avvertita, di “ricostruzione intellettuale” delle nostre società.
La partecipazione di studentesse e studenti, giovani ricercatrici e ricercatori del mondo intero sarà una priorità. A loro sarà riservata un’intera sezione del Congresso. Per le giovani generazioni sarà infatti un’occasione per aprirsi al confronto con altre idee, linguaggi, culture e sensibilità e rappresenterà un’opportunità formativa e di valorizzazione dei propri studi particolarmente significativa.

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