ROMA – “Non è rassicurante se finisce che i cittadini perbene devono avere con la giustizia un rapporto che poggia le basi su sentimenti di preoccupazione. Ciò dovrebbe accadere con chi delinque” afferma il deputato di F.I., Basilio Catanoso, commentando la proposta di sottoporre all’obbligo di soggiorno il sen. Tonino D’Alì (nella foto).
“Fa un po’ paura pensare che un parlamentare della Repubblica di lungo corso, come il senatore D’Alì, possa essere ritenuto personaggio pericoloso tanto da chiedere un provvedimento che non gli consente di uscire dal Comune di residenza non appena sia stata formalizzata la candidatura a sindaco di Trapani – prosegue l’on. Catanoso -. I suoi concittadini sanno bene chi è Tonino D’Alì, da che tipo di educazione proviene e come sia riuscito a trasformare i sogni e i progetti utili a quella comunità, in realtà”.
Per Catanoso, “bisogna al più presto mettere mano ad un riequilibrio dei poteri dello Stato che consenta ai rappresentanti democraticamente eletti dai cittadini, di compiere il proprio dovere e rispettare il mandato del popolo senza il timore che possano diventare vittima di atteggiamenti persecutori che, di fatto, possono inibire la capacità di una libera rappresentanza popolare”.
“Al di là dei colori politici, mi auguro che, unitariamente, si riesca a far diventare l’Italia un paese in cui non ci siano in giro delinquenti di cui per anni si è persa traccia (Matteo Messina Denaro, ad esempio, o il famigerato Igor) e dove, allo stesso tempo, non si disperdano risorse per inseguire teoremi su persone già giudicate e senza problemi con la giustizia” chiude Basilio Catanoso. Non è rassicurante se finisce che i cittadini perbene devono avere con la giustizia un rapporto che poggia le basi su sentimenti di preoccupazione. Ciò dovrebbe accadere con chi delinque” afferma il deputato di F.I., Basilio Catanoso, commentando la proposta di sottoporre all’obbligo di soggiorno il sen. Tonino D’Alì.