Piano regolatore di Catania, Confimprese: "Rivitalizzare il centro storico riaprendo le botteghe"

 

 

 

 

CATANIA – Il sindaco Salvo Pogliese ha partecipato a una riunione promossa dalla Commissione consiliare Urbanistica del Comune di Catania, presieduta Manfredi Zammataro, presenti il consulente Paolo La Greca, il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani e Rosanna Pelleriti, dirigente dell’ufficio comunale Prg, a conclusione della prima fase degli incontri con gli attori territoriali, per recepire suggerimenti utili a delineare i criteri informatori del documento base delle Direttive generali del Prg, con ampia e qualificata partecipazione e univoco apprezzamento per il metodo del confronto.

Al centro della riunione dell’organismo consiliare le Direttive generali del Prg che già dalla prossima settimana approderanno in Consiglio Comunale per iniziare l’iter di studio da parte della Commissione Urbanistica. “Un confronto trasparente coi consiglieri che chiude la prima fase dei contributi progettuali del mondo dell’associazionismo di categoria e di settore – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese -. Mi riferiscono degli importanti contributi di idee arrivati dagli amministratori dei comuni della prima cintura, direttamente confinati con il comune capoluogo non solo quelli dell’area etnea, ma anche Lentini e Carlentini, insieme a quelli ai tecnici della Città Metropolitana, per pianificare uno sviluppo ordinato anche nelle fasce territoriali contigue al capoluogo. Pregiato anche dal punto di vista tecnico il forum con i rappresentanti dell’Università, con la partecipazione dei direttori dei suoi Dipartimenti e quello delle rappresentanze del mondo produttivo: ognuno di loro ha portato contributi alla stesura delle Direttive, impegnandosi a produrne altri nei prossimi giorni. Le categorie delle professioni tecniche, attraverso i rispettivi Ordini degli Agronomi, Architetti, Geologi, Geometri, Ingegneri, invitate a partecipare a tutti gli incontri, stanno contribuendo operativamente a guidare il dibattito. Nei prossimi giorni, infine,è in programma anche un incontro con le associazioni del terzo settore e del no profit. Ringrazio quanti con spirito collaborativo hanno partecipato a questa prima fase del processo consultivo per le direttive generali dello strumento urbanistico, che ora, in fretta, dobbiamo portare a compimento”.

Per il presidente della commissione urbanistica Manfredi Zammataro: “Riuscire dopo cinquant’anni a dotare Catania del Piano Regolatore Generale rientra tra le priorità di questo Consiglio Comunale che è consapevole della centralità dello strumento di programmazione urbanistica sia dal punto dello sviluppo del territorio (con particolare attenzione alla riqualificazione delle aree costiere), di rigenerazione urbana, di adeguamento antisismico e infrastrutturale, di tutela e incremento del verde urbano, di mobilita sostenibile, sia per le importanti ricadute in termini economici e sociali. Per questo motivo, la commissione intende proseguire il percorso di condivisione con la Città già avviato dall’Amministrazione, confrontandosi fin da subito con le Istituzioni competenti, le realtà rappresentative degli interessi diffusi dei cittadini e del sistema produttivo e sociale”.

“Rivitalizzare il centro storico dal punto di vista commerciale recuperando le botteghe e il patrimonio architettonico”, è una delle proposte avanzate da ConfimpreseCatania, associazione di medie, piccole e micro imprese, nel corso del Forum aperto organizzato dall’Amministrazione comunale su Piano regolatore generale, che si è tenuto a Palazzo Platanone, con la partecipazione delle associazione produttive.

L’associazione di imprenditori, rappresentata da Antonino Di Mauro se delega del presidente Giovanni Mirulla, ha manifestato la propria visione sul macro e sul micro. “Le piccole aziende nei centri commerciali sono sempre più in difficoltà perché a fronte di costi di gestione molto alti il fatturato segna il passo o addirittura arretra, dall’altra parte molte “botteghe” del centro storico sono chiuse da anni perché c’è stata un vera e propria fuga di consumatori e operatori fuori dalla città. Gli effetti negativi sono la scomparsa di attività tradizionali di quartiere e il degrado del patrimonio edilizio, anche in edifici di valore storico e turistico – ha dichiarato Antonino Di Mauro -. L’Amministrazione comunale dovrebbe prevedere, a nostro avviso, iniziative al fine di rendere attrattivo il commercio in centro storico per i residenti, ma anche per i turisti, con agevolazioni che andrebbero studiate”. Per quanto riguarda il “macro”, Confimprese immagina uno stretto raccordo tra la Zona industriale di Pantano d’Arci, da qualificare dal punto di vista della funzionalità e della vivibilità, l’area del porto, in raccordo con l’Autorità portuale che ha un proprio Prg e devo meglio definire la sua vocazione, crocieristica, turistica o commerciale, e lo scalo aereo di “Fontanarossa” che è il naturale anello di raccordo.

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