La Lega convoca i monelli Catania e Lecce


 

CATANIA – Tra i due litiganti…interviene la Lega. Lo scontro dialettico a distanza tra Lecce e Catania, con relative polemiche su autogol da “Oggi le comiche” e partite vietate anche ai tifosi di casa, quelli del Bisceglie proprio contro il Lecce, decisione poi rientrata, ha costretto i vertici dell’associazione dei club a convocare i dirigenti delle due società per mostrare loro un virtuale cartellino giallo.

Questa la risposta del calcio Catania: “La Lega di serie c, infatti, sottolinea, con un comunicato, che “La vicenda si è caricata purtroppo di atteggiamenti non positivi da parte di alcuni dirigenti sportivi, in particolare del Dott. Lo Monaco, che invitiamo fermamente a non alimentare sterili polemiche strumentali ed a garantire il corretto comportamento per il sereno svolgimento delle competizioni sportive esclusivamente sul terreno di gioco. A tal fine la Lega ha altresì convocato le società Lecce e Catania lunedì presso la sede di Firenze per tornare ad un clima positivo che ci conduca nelle prossime settimane ad una leale e corretta competizione sportiva”. Insomma, il confronto deve ritornare nel suo ambito naturale, il campo di calcio e non i social e la stampa.

Letta con grande stupore la nota odierna della Lega Pro relativa alla gara Bisceglie-Lecce, il Calcio Catania intende replicare. La dichiarazione del nostro Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco si rivela chiaramente corretta nel sottolineare l’iniquità della prima decisione da parte del Prefetto di Barletta – Andria – Trani, che aveva inizialmente vietato ai tifosi del Bisceglie di poter assistere alla gara della propria squadra adducendo criticità strutturali mai rilevate prima di questa partita. I successivi sviluppi, con la logica apertura delle porte ai tifosi della squadra di casa, confermano nei fatti l’esattezza del rilievo mosso dal nostro Amministratore Delegato. Siamo comunque semplicemente sbalorditi dall’imbarazzante presa di posizione da parte della Lega Italiana Calcio Professionistico e dai contenuti di questa nota, inopinatamente (e forse opportunamente?) non firmata da chi censura con fermezza. Non risulta a questa società di aver letto alcuna nota quando alla tifoseria del Catania, tra le più soggette a provvedimenti restrittivi, è stata vietata la trasferta: è accaduto prima delle gare giocate a Caserta, Siracusa, Rende e Lecce. Premurarsi di spiegare il perché di una restrizione, attraverso una nota ufficiale, sembra esagerato. Il vaso tracima e si travalica ogni limite di buon senso quando poi, addirittura, ci si erge a giudici degli atteggiamenti del nostro Amministratore Delegato che alimenterebbero polemiche strumentali e non garantirebbero, udite udite, il sereno svolgimento delle competizioni. Si ricorda all’estensore della nota che, nell’ambito di una partita di calcio e di un campionato, le schermaglie dialettiche, peraltro sempre precedute dal riconoscimento del valore dell’avversario, hanno come protagonisti diversi soggetti e rimangono pur sempre schermaglie dialettiche. Di conseguenza, sorprende ancor più che venga citato quale unico protagonista delle stesse il nostro Amministratore Delegato. Pur non nascondendo la nostra insoddisfazione e preoccupazione per un autogol così marchiano da parte della Lega Pro, ribadiamo la nostra assoluta fiducia nel mantenimento di un’imparzialità che è tra i principali doveri istituzionali della Lega Italiana Calcio Professionistico”.

Per quanto riguarda il prossimo avversario degli etnei, domenica al Massimino, ore 16,30, sarà ospite il Cosenza, il tecnico Cristiano Lucarelli (nella foto di Filippo Galtieri da calciocatania.it) si ritroverà con problemi di abbondanza, dopo che nelle ultime partite aveva avuto, invece, l’organico ridotto. Recuperati Bogdan, Bucolo e Marchese, potrebbe essere costretto in difesa a rinunciare a Blondett che si è dimostrato pronto. A centrocampo, immaginando che il Catania si schiererà col 3-5-2, la corsia di sinistra è in ballottaggio tra il “maestro” e l’ “allievo”, cioè tra Marchese e Antonio Porcino che ad Andria ha esordito con una prestazione da lode, impreziosita, tra l’altro, da due assist  Ripa e  Mazzarani.  Probabile una staffetta, con il neo rossazzurro titolare dall’inizio e Giovanni Marchese pronto a subentrare nella ripresa, quando magari ci sarà di difendere il risultato acquisito.

Il Calcio Catania ha partecipato al dolore della famiglia per la scomparsa di Bruno Pace, che allenò gli etnei dal 1986 al 1989.

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