A Giarre, comune d'Europa, vince il M5s e l'astensionismo

A Giarre, comune d'Europa, vince il M5s e l'astensionismo

GIARRE – La Lega trionfa su scala nazionale, ma in Sicilia il popolo storce il naso, preferendo non votare. Intanto a Giarre, scarsa affluenza alle urne per le elezioni europee. A vincere a mani basse è stato infatti il partito dell’ “astensionismo” attestandosi al 61,22%. Su un numero di aventi diritto al voto pari a 23.863 unità, i votanti sono stati 9.254. Una parte di questo risultato, è stata rivendicata dal comitato Giarre “Rivogliamo l’ospedale”, promotore dell’iniziativa “Senza ospedale #iononvoto. Infatti,sebbene le elezioni europee non rappresentino una dimensione indicativa tanto quanto le elezioni comunali o nazionali, una percentuale del 61,22%, relativamente agli astenuti, è comunque potenzialmente attribuibile,seppur in parte, insieme alle oltre trecento schede tra bianche e nulle, anche alla propaganda pro ospedale San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro di Giarre portata avanti da Angelo Larosa e dal suo comitato. Sul fronte invece delle preferenze espresse, a spuntarla è stato un Movimento 5 stelle affermatosi anche su scala regionale. Il numero di voti raggranellato dai grillini è stato pari a 2503 preferenze. Al secondo posto si è piazzata la Lega “Salvini Premier” con 2127 voti, mentre il Pd ha ottenuto 1525 preferenze. La frangia europeista rappresentata dal Pd non è dunque naufragata a Giarre, sebbene la scure della spending review propugnata dall’Ue non abbia risparmiato in questi anni la cittadina etnea. Quarta piazza invece per Forza Italia, con 1234 voti. Fratelli d’Italia si è fermato a 629 preferenze. Complessivamente, le elezioni europee appena conclusesi hanno fatto registrare, a Giarre, un calo di affluenze pari al 3,5% rispetto alle Europee del 2014. Angelo Larosa, leader del Comitato Giarre “Rivogliamo l’ospedale”, ha fatto il punto della situazione ” I risultati maturati ci portano ad effettuare una riflessione sulla sussistenza dei margini per essere rappresentati dagli eletti delle varie liste. Allo stato attuale gli eletti territorialmente vicini a noi sono il neo europarlamentare catanese Dino Giarrusso, appartenente al movimento 5 stelle, e l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, appartenente a Fratelli d’Italia (quest’ultimo siederebbe nel parlamento europeo qualora la leader di FDI Giorgia Meloni dovesse rinunciare alla poltrona). Sul fronte Lega infatti, Annalisa Tardino e Francesca Donato, seppur siciliane, appartengono infatti a territori lontani da Giarre. La prima è licatese mentre la seconda, che avanzerebbe qualora Salvini rinunciasse alla poltrona, è palermitana. Sempre tra i grillini, Ignazio Corrao è palermitano. Infine, il medico Pietro Bartolo, in forza al Pd, è lampedusano, mentre Giuseppe Milazzo di Forza Italia, eletto qualora Berlusconi dovesse rinunciare alla poltrona, è palermitano. E’ chiaro che la percentuale di non votanti in occasione delle elezioni regionali e comunali è nettamente inferiore a quella registrabile nelle Europee. Il nostro scopo era comunque quello di tenere alta l’attenzione anche in occasione di queste elezioni su una ferita, come quella della chiusura del pronto soccorso, che ormai si trascina dal 2015. La nostra dunque non è stata una controcampagna elettorale. Qualora la posizione delle forze politiche verso l’ospedale di Giarre dovesse presentare dei contorni ambigui che cozzano con il diritto alla salute dell’utenza del distretto socio-sanitario n°17, riproporremo la nostra denuncia alle prossime elezioni.  Non avendo un rappresentante territoriale che porti avanti le nostre istanze, il punto focale della nostra linea sarà quello di assicurare la presenza di un comitato che faccia sentire la propria voce anche in occasione di elezioni”.

Umberto Trovato

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