ACIREALE – L’ingegnere Michele Di Re, ha presentato questa mattina la propria candidatura a sindaco della Città di Acireale. “Una candidatura civica, come la mia storia personale insegna” ha sottolineato Di Re che si è mostrato alla stampa senza alcun simbolo di partito.
“In realtà, sino a poche settimane fa, non pensavo affatto di affrontare nuovamente l’esperienza elettorale dopo quella del 2014 che, nonostante il risultato, in termini di riscontro personale, di riconoscimento dell’impegno civico, di temi proposti per la mia città fu davvero eccezionale e l’impegno da me profuso per Acireale, pertanto, ritenuto sufficiente”.
Ed invece “apertosi il clima elettorale, in tanti mi hanno chiamato, invogliato a riprendere quel filo, quella proposta civica che si era accesa in Città. Ho ritrovato tanto entusiasmo, anche tra i giovani: tu per noi sei la persona giusta! Questo mi ha colpito, davvero”.
E le richieste aumentavano “esponenzialmente: a questo punto mi sono chiesto se non fosse giusto riprovarci… Ed eccomi qui: sì, sono stato trascinato dai miei concittadini, riparto dal 2014, dall’esperienza dei Trenta per Acireale e di certo anche dal fervore manifestatomi da questi giovani”.
Il via da una candidatura civica
“Assolutamente: sono civico! Quel poco di politico che ho fatto, da consigliere nel 1994, l’ho fatto da civico, non ho alcun legame con nessun partito ma resto aperto, come è giusto che sia, ad eventuali apporti nel momento in cui (ancora la situazione è incomprensibile) i partiti decidessero di non candidare propri appartenenti e volessero appoggiare la mia candidatura. Da parte mia c’è tutta la disponibilità possibile”.
Di Re assicura di avere già pronta una “bozza di programma, aperta ad eventuali contributi anche dei singoli cittadini che avranno a tal fine disponibile una apposita casella di posta elettronica . Molte cose le ho dette già nel 2014 e ancora oggi, purtroppo, sono attuali perché nei temi fondamentali in questi 4 anni nulla è cambiato ad Acireale. E per me i temi fondamentali sono il lavoro, la vivibilità, il ruolo di Acireale perché la città sia fulcro di collegamento tra i giovani, gli imprenditori, i commercianti, le associazioni di chi vuole intraprendere. Il ruolo dell’Amministrazione è quello di rendere le cose più facili a chi vuole lavorare in maniera seria, insomma. Noi siamo amici e saremo amici non di alcuni ma di tutti i cittadini di Acireale e di tutti quelli che verranno da fuori credendo in questa città”.
Di Re torna a parlare degli spazi liberi che la città custodisce e che attendono solo di essere “riempiti, ad esempio con il supporto dell’Università, della Diocesi, dei privati. Qui ad Acireale è nato per iniziativa privata un incubatore tecnologico di altissimo livello: allora queste cose si possono fare, se ci si lavora e si crede che questi debbano essere gli obiettivi per cui stringere le forze e andare avanti, creando opportunità di lavoro per i giovani, anche attraverso le nuove tecnologie”. Snellire la macchina burocratica, sarà una delle linee guida della amministrazione Di Re:“Un imprenditore che vuole aprire una attività, ogni cittadino che debba espletare una pratica deve avere un unico punto di riferimento, con risposte in massimo tre settimane e ciò si può ottenere anche e principalmente coinvolgendo positivamente gli attori della macchina burocratica, incentivandoli per il raggiungimento di questi risultati anche attraverso un piano di formazione e ristrutturando la macchina amministrativa. Rispetto per la macchina amministrativa ma è necessario dare alla macchina amministrativa formazione, obiettivi professionalità adeguate allo scopo comune”.
Non più il tradizionale modello di amministrazione “che nulla porta in termini di crescita e di sviluppo ma un sistema dinamico che si ponga e raggiunga degli obiettivi”. Sfruttare la risorsa turismo “ma studiandola, innanzi tutto perché sia correttamente proposta, ad esempio, sul web con la giustezza che i tempi, le modalità, i luoghi, il mercato, l’attesa dell’offerta, impongono”.
Bisogna mettere dentro il programma tutti gli obiettivi “anche quelli a lunghissima scadenza che se non inseriti non saranno mai raggiunti. Nessuno ha la bacchetta magica ma se non si affrontano i grandi temi, questi rimarranno insoluti e non potremmo se non che andare indietro”.
Tra i punti toccati in conferenza stampa le terme “una bruttissima gatta da pelare ma che va affrontata con risolutezza dall’intera città” e il
nuovo tracciato della SS114
che liberi l’attuale nazionale con fronte mare da restituire alla passeggiata degli acesi, all’incanto dei turisti: so che non potrà essere la nuova Amministrazione a cogliere il frutto, perchè non di immediata esecuzione si tratta, ma se non si inizia…”. Bisogna avere una “mentalità aperta, capire perché se in altre parti del mondo fanno alcune cose le stesse non possano essere adottate qui da noi. Ci vuole lo spirito giusto, bisogna essere capaci di immaginare obiettivi ambiziosi, avere la capacità di portarli avanti e avere la capacità di coinvolgere i concittadini e gli attori dei procedimenti”. Un programma orientato alla “rinascita, civile, culturale, di vivibilità e di attrazione di risorse esterne verso Acireale” quindi con progetti immediati, progetti a media scadenza e progetti ambiziosi che trasudino di scelte per il futuro.
“Se dovessi essere io ad amministrare Acireale, uno dei pilastri del governo cittadino sarà il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni, delle organizzazioni di categoria nelle scelte più importanti che, in quanto tali, non possono essere assunte nelle chiuse stanze del palazzo. Bisogna sentire la cittadinanza sui grandi temi. Solo per fare un esempio, visto che se ne parla spesso e sembra non trovarsi una soluzione definitiva, la Ztl: è una cosa che va studiata dai tecnici, condivisa con i cittadini e con gli operatori, le organizzazioni professionali. Insomma un tavolo che lasci il meno insoddisfatti, nella peggiore delle ipotesi”. Infine…ma non per ultimo: “Questa iniziativa che oggi mi vede qui, pronto a ripartire per la mia città, è figlia di
Trenta per Acireale
ed è esterna a quel che faranno gli altri. Non rifiuto il supporto dei partiti ma questa è una iniziativa civica: non sono espressione di partiti politici, che rispetto. Se mi volete sono questo: spero che la città abbia un moto di orgoglio. Spero che la città abbia l’entusiasmo giusto per fare rinascere Acireale, per evitare che i nostri figli vadano via da qui e chi rimane rimanga nel baratro magari perché guidato da burattinai. Lasciamo perdere i messaggi di mestatori che fanno i lavori di altri e che non fanno l’interesse della città: credete ad una proposta seria! ”.