Politiche, Grasso (LeU): "Vogliamo costruire un Paese diverso"


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Il presidente del Senato in tour, come un candidato qualsiasi. Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, ha la tabella di marcia da campagna elettorale: conferenza stampa di prima mattina a Catania, orario assolutamente insolito, le nove, poi partenza per Gela e quindi deviazione su Agrigento.

Si scommette sulla sua figura di uomo politico

sia pure con forte connotazione istituzionale, derivata dalla carica di seconda carica dello Stato, e sulla  neonata creatura, Liberi e uguali, appunto. Cercherà di riportare a sinistra la barra dell’elettorato siciliano, dopo che il centrodestra ha vinto a mani basse la corsa verso palazzo d’orleans e palazzo dei Normanni.

“Il voto delle Regionali in Sicilia – ha dichiarato rispondendo alla nostra domanda  – ha riportato indietro l’isola verso problemi mai risolti, come l’acqua e i rifiuti, che sono gravi, ma da 20 anni.

Siamo una regione che è sempre nell’emergenza, se piove ci sono le frane se non piove

c’è la siccità. Abbiamo mancanza di investimenti. E i fondi Ue non si spendono, e forse ci vorrebbe una regia nazionale. Le strade sono in condizioni pietose e si rilancia il Ponte sullo Stretto che unirebbe due deserti, la Sicilia e la Calabria. Da Ragusa a Trapani col treno di vogliono 12 ore, la ferrovia ha ancora il binario unico e solo una parte è elettrificata, altro che Ponte. Non si parla più del Mezzogiorno nell’agenda politica, ma se riparte il Mezzogiorno riparte tutto il Paese. Il Sud non può essere – ha aggiunto – soltanto un serbatoio di voti e un posto dove portare i prodotti realizzati al Nord, non può essere un vuoto a perdere da richiamare alle armi quando serve il consenso”.

Presidente LeU si pone come la “nuova” sinistra?
“Da tempo, con atti legislativi – ha evidenziato Grasso –  il Pd ha abbandonato quella che è una politica di sinistra. Nel momento in cui fa una legge come il Job act che diminuisce le tutele e la dignità del lavoro, annullando l’articolo 18, non protegge i lavoratori. Una politica di sinistra avrebbe fatto sì che, i 6 miliardi di euro l’anno usati per dare incentivi fiscali alle imprese  fossero utilizzati per interventi strutturali che garantivano lavoro stabile e sicuro. Un imprenditore ha dovuto licenziare 150 dipendenti perchè finiti gli incentivi erano diventati per la sua azienda un carico insopportabile. Lo ha fatto a malincuore, ma senza alcun ostacolo”

“C’è una diversità e una separazione” con il Pd, e “ci sentiamo noi di interpretare oggi realmente i valori della sinistra e vogliamo, attraverso quei valori, ricostruire un Paese più giusto e più equo”, aggiunge il presidente Grasso,   aggiungendo che, dopo il voto, “tutti quelli che interpreteranno i valori che noi proponiamo su eguaglianza e libertà e di sinistra, ci troveranno pronti a dialogare per potere andare avanti”. Noi  siamo un’alternativa progressista di sinistra di governo e ci proponiamo come tali in un sistema di rappresentanza come previsto dalla Costituzione”.

Si parla sempre di “voto utile” in prossimità delle ele<ioni, facendo intendere che quello assegnato ai piccoli partiti non serve…
“Il problema sul voto utile è una polemica inutile, perché oggi in un sistema sostanzialmente proporzionale e ciascuno viene rappresentato dalle forze che condividono le idee. Non c’è un sistema maggioritario che prende il sopravvento.

Per noi il voto utile è quello che si dà a Liberi e uguali

perché rappresenta le idee per cui vale la pena vivere e costruire un Paese diverso. Noi siamo per un grande radicale cambiamento – ha aggiunto – se non si inizia a mettere un mattoncino per fare le fondamenta per la costruzione di una casa non si potrà arrivare a questo obiettivo. Noi chiediamo ai cittadini di mettere un mattoncino e di sentirsi partecipe della costruzione di questo nuovo che noi vogliamo costruire”.

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