Politiche, i principi non negoziabili del popolo della famiglia


 
 
 

PALERMO – Grande successo per la presentazione dei candidati Sicilia 1 e del programma del Popolo della Famiglia, partito fondato dal giornalista Mario Adinolfi, che si è svolta nelle scorse ore a Palermo alla presenza di Nicola Di Matteo, coordinatore Nazionale e candidato capolista al Senato Palermo 1. Tutti i candidati alla Camera e al Senato Sicilia 1 si distinguono, così come vuole il Popolo della Famiglia, per il forte impegno nel sociale distinguendosi in più campi.

Uno dei nomi più prestigiosi è quello di Giuseppe Lo Dico, ginecologo e docente universitario, padre di due figli e marito di Anna Maria Lucido, ginecologa, con esperienza in politica, lunga attività di volontariato e anche lei candidata alla Camera con il PdF. Non mancano le figure legate alla comunità neocatecumenale, come Filippo Carollo, candidato alla Camera Uninominale con esperienze in politica come consigliere circoscrizionale e provinciale, oltre che padre e nonno. Come detto, fra i candidati al Senato Sicilia 1, Nicola Di Matteo, che, insieme a Mario Adinolfi, presidente nazionale, e a Gianfranco Amato, segretario nazionale, hanno fondato il Popolo della Famiglia.

Di Matteo, classe ’72, sposato con la siciliana Laura è padre di Pietro e Giosuè. Uomo di Stato, sindacalista della Polizia di Stato, vice segretario provinciale di Roma del MOSAP non è alla ricerca di poltrone, tutt’altro, come la sua storia insegna, infatti in passato, ha rinunciato alla politica facile e lontana dai suoi valori. E’ Cavaliere della Repubblica Italiana, ha fondato l’Associazione NON SI TOCCA LA FAMIGLIA e poco dopo è divenuto fondatore del comitato difendiamo i nostri figli, perché ha sempre creduto che bisognava difendere la vita in quanto tale ed essere vicini a chi soffre dandogli una speranza difendendo tutti quei diritti non negoziabili.

Il Popolo della Famiglia si presenta a queste elezioni politiche sia alla Camera che al Senato in tutta Italia, in posizione autonoma da tutte le coalizioni perché l’analisi politica del PdF è  che l’intera classe politica sia compromessa e ambigua sul piano dei principi essenziali che ci interessano, e per noi sono “non negoziabili”. Dal 2011 l’Italia è governata da un asse centrodestra-centrosinistra. Le peggiori leggi contro la vita e contro la famiglia (divorzio breve, legge Cirinnà, biotestamento) sono passate su iniziativa del centrosinistra ma con voti determinanti di decine di eletti del centrodestra. E sono stati proprio gli eletti del centrodestra a tradire la piazza del Family Day, venendo al Circo Massimo e venti giorni dopo votando la fiducia alla legge Cirinnà. Sul biotestamento quegli stessi eletti avrebbero potuto far saltare la legge che ucciderà per fame e per sete chi è in coma, semplicemente minacciando di mandare l’Italia all’esercizio provvisorio. Invece alla fine sul divorzio breve alla Camera su 630 aventi diritto al voto appena 19 voti contrari, sul biotestamento 37. Nessuna opposizione su queste leggi devastanti contro la famiglia e contro la vita, poi i voti decisivi per far passare la legge Cirinnà. Con questo centrodestra l’alleanza era impossibile sul piano dei valori condivisi e la ragione stessa della nascita del Popolo della Famiglia sta nella risposta al tradimento dei vecchi partiti di centrodestra che ormai hanno gli esponenti che vanno ai Gay Pride o, come Berlusconi, il Gay Pride ce l’hanno in casa. Giunte comunali anche a trazione leghista-meloniana autorizzano corsi gender nelle scuole, magari senza accorgersene perché non sono sensibili al tema. Per il popolo dei Family Day che ha considerato questo attacco alla vita e alla famiglia una vera emergenza, solo una rappresentanza autonoma che abbia la forza dei voti propri può condizionare e fermare questa continua discesa su un piano inclinato di relativismo etico che porterà a leggi sempre peggiori. Ora è il momento di dire basta e lo si fa portando in Parlamento decine di eletti del Popolo della Famiglia, facendogli superare lo sbarramento del 3% dei voti.

Questi i candidati Camera e Senato, Uninominale e Plurinominale, Sicilia 1
CAMERA PLURINOMINALE
SICILIA 1 – 01
Giorgio Calì
Anna Maria Lucido
Filippo Carollo
Liliana Bortolin
SICILIA 1 – 02
Fabio Ferranti
Filippa Ribaudo
Giuseppe Lo Dico
Maria Grazia Di Palermo
SICILIA 1 – 03
Laura Terrana
Renato Messina
Rosetta Saladino
Emiliano Velasco
CAMERA UNINOMINALE SICILIA 1
PALERMO  RESUTTANA (01)         Anna Maria Lucido
PALERMO – LIBERTÀ (02)               Filippo Carollo
PALERMO – SETTECANNOLI (03)   Ivano Infantino
BAGHERIA (05)                                 Luigi Benvenuto
MONREALE (06)                               Fabio Ferranti
MARSALA (07)                                  Loredana Giacalone
GELA (04)                                          Sefora Paola Guastella
AGRIGENTO (07)                              Sergio Coniglio
MAZARA DEL VALLO (09)                Elena Di Pietra
SENATO PLURINOMINALE
SICILIA – 01
Nicola Di Matteo
Rossella De Luca
Salvatore Sauna
Francesca Rampanti
SENATO UNINOMINALE SICILIA
PALERMO RESUTTANA (01)            Francesca Rampanti
PALERMO BAGHERIA (02)               Mattea Quaranta
MARSALA (03)                                   Salvatore Guastella
AGRIGENTO (04)                               Nicola Di Matteo
GELA (05)                                           Salvatore Saùna

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